Gli ultimi battiti

Due stelle che pulsano all’unisono fino alla distruzione di entrambe. È lo scenario spettacolare ipotizzato da un lavoro pubblicato su Nature, che interpreta i dati provenienti da un sistema binario, chiamato PSR J0737. Le stelle in questione sono entrambe pulsar, ovvero stelle di neutroni il cui intenso campo magnetico produce un fascio di onde radio. Dal momento che questi oggetti ruotano rapidamente, l’emissione è osservabile da Terra solamente quando l’asse del campo magnetico è lungo la linea di osservazione, producendo un segnale periodico e pulsante. La pulsazione di una delle due stelle (quella chiamata B) è più forte in particolari fasi della sua orbita. “È come se qualcosa accendesse e spegnesse B”, ha commentato Fredrick Jenet, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Il ricercatore, insieme a Scott Ransom della McGill University, ha sviluppato un modello secondo il quale sarebbe proprio la stella compagna A a rendere più brillante il segnale di B in certe condizioni. Questa interpretazione porta a predizioni interessanti. La pulsar A, la più brillante, cambierà con il tempo l’inclinazione del suo asse di rotazione, con il risultato che, tra 5 o 14 anni – a seconda di diverse assunzioni del modello – il suo segnale non verrà più emesso in direzione del nostro pianeta, divenendo, di fatto, invisibile. Inoltre, le due stelle sono destinate prima o poi a collidere l’una con l’altra, provocando una fortissima distorsione dello spazio-tempo. E la speranza che le onde gravitazionali prodotte siano rivelate dai nuovi strumenti operativi entro il prossimo decennio. (s.b.)

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