Si chiama PlaNet. È una rete neurale sviluppata da un’équipe di ricerca di Google, coordinata da Tobias Weyand, in grado di identificare la geolocalizzazione di (quasi) qualunque fotografia, anche se questa contiene pochissimi punti di riferimento, come paesaggi, cartelli stradali o simili. I dettagli del lavoro di Weyand sono stati pubblicati in un articolo scientifico caricato sul server di pre-print ArXiv: stando a quanto dicono gli autori del lavoro, il loro algoritmo ha un’efficienza superiore del 50% rispetto agli antagonisti artificiali, e ha completamente sbaragliato gli esseri umani.
I ricercatori, in particolare, hanno iniziato dividendo la mappa del mondo in una griglia composta da 26mila quadratini di dimensioni diverse, inversamente proporzionali al numero di fotografie scattate in una determinata regione. In questo modo, la mappa ha una risoluzione maggiore sulle regioni da cui si caricano più immagini e una risoluzione minore in zone come i deserti, gli oceani e le calotte polari.
In seguito, l’équipe ha messo insieme un database di 126 milioni di immagini già geolocalizzate, prelevate dal web, collocando ciascun’immagine nel posto giusto nella griglia. 91 milioni di queste foto sono state utilizzate per insegnare alla rete neurale a determinare la posizione nella griglia senza utilizzare i dati di geolocalizzazione, usando solo i pixel della foto. L’algoritmo, ricevendo un’immagine in input, dovrebbe essere in grado di determinare la probabilità che tale immagine sia stata scattata in un quadratino della griglia e infine collocarla nel quadratino più probabile.
L’efficienza di PlaNet è stata messa alla prova prima sui 34 milioni di immagini rimanenti, poi su un altro database di 2,3 milioni di fotografie scaricate da Flickr: “PlaNet è in grado di localizzare il 3,6% delle immagini con precisione pari alla strada cittadina in cui sono state scattate”, ha raccontato Weyand a Technology Review “e il 10% con precisione a livello della città. Inoltre, è in grado di determinare la nazione di origine nel 28% dei casi e il continente nel 48% dei casi”.
Vi sembra poco? Mettetevi alla prova. Il sito Geoguessr.com vi sfida, per l’appunto, a geolocalizzare una foto prelevata a caso da Google Maps – ed è molto più difficile di quello che sembri.PlaNet, neanche a dirlo, ha sbaragliato gli esseri umani suGeoguessr, vincendo 28 round su 50 con un errore medio di localizzazione di 1131,7 chilometri, mentre l’errore medio umano è di 2.320,75 chilometri. Mica male.
Via: Wired.it
Credits immagine:JLS Photography – Alaska/Flickr CC
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