Categorie: Ambiente

“Hai sentito il terremoto?”

Tutti sismologi grazie a un progetto promosso dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L’iniziativa si chiama “Hai sentito il terremoto?” e sul sito è possibile riportare informazioni su tutti i sismi che vengono avvertiti. I dati sono raccolti tramite un semplice questionario on line e saranno poi elaborati dagli scienziati dell’Ingv, che ne ricaveranno mappe macrosismiche del territorio italiano.

Ma che tipo di informazioni si possono fornire? Anzitutto il luogo preciso in cui ci si trovava nel momento in cui si è verificato un terremoto, riportando se si era all’interno di un edificio (specificandone l’indirizzo e il numero di piani) oppure all’aperto, indicando i punti di riferimento più vicini. Poi il momento esatto in cui si è sentito il sisma (nel caso in cui questo non sia già stato registrato). Il questionario prosegue poi cercando di fare chiarezza sulle caratteristiche dell’evento (Si è trattato di una lieve oscillazione o di un intenso scuotimento? I lampadari si muovevano?), sulle sue conseguenze sugli edifici (Sono visibili crepe nei muri? Sono cadute tegole?) e sulla propria reazione (Si era spaventati o incuriositi? Ci si è allontanati di corsa o si è rimasti dove si era?).

Le risposte alle semplici domande vengono acquisite in tempo reale e convertite in dati pubblicati sotto forma di mappe macrosismiche in scala Mercalli. Queste mappe descrivono il modo in cui gli effetti di un terremoto cambiano a seconda della zona e forniscono informazioni sulla propagazione delle onde nel territorio, utili per l’edilizia e l’urbanistica antisismiche. Ne sono state pubblicate già 200, consultabili on line o scaricabili in un formato visualizzabile con Google Earth.

Il progetto prevede la formazione di una estesa rete territoriale di osservazione, formata da apprendisti sismologi. Iscrivendosi sul sito dell’Ingv, infatti, non appena si verifica un terremoto nelle nostre vicinanze, si riceverà via mail un invito a compilare il questionario. Entrando così a far parte del “gruppo di corrispondenti fissi” dei sismologi. (a.g.)

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