Halloween con la luna piena: perché è un evento eccezionale

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Quest’anno rischiamo un Halloween sottotono. Ma per fortuna, basterà gettare uno sguardo al cielo per entrare nel mood: è prevista infatti una splendida luna piena ad illuminare la notte più spaventosa dell’anno. Una luna piena oltretutto piuttosto rara, e per diverse ragioni.

È la prima volta dal 1944, infatti, che la notte del 31 ottobre in cielo risplende una luna piena visibile in tutte le aree del pianeta, e perché ricapiti bisognerà aspettare fino al 2039. Non è tutto: quella della notte di Halloween sarà infatti la seconda luna piena di ottobre. Evento raro anche questo, che prende il nome di blue moon, e che in media accade non più di una volta ogni due anni e mezzo. L’ultima luna blu, in effetti, era stata il 31 marzo del 2018, in corrispondenza, in quel caso, con le festività pasquali.

L’inganno della luna blu

A dispetto del nome, la blue moon non ha una probabilità maggiore del normale di apparire in tinte bluastre, un fenomeno che può accadere a qualunque luna piena ed è legato alla presenza di polveri nell’atmosfera. A dirla tutta, la definizione attuale di blue moon è anche il frutto di un errore di interpretazione. In precedenza per gli americani la blue moon era infatti la terza luna piena di una stagione che ne ospita 4. Evento raro anche questo, visto che di norma in un anno ci sono 12 lune piene, una per mese, e quindi 3 per stagione. Nel 1946, l’autore di un articolo pubblicato sulla rivista Sky & Telescope interpretò in modo scorretto la definizione di luna blu data dal Maine Farmer’s Almanac, e da li si diffuse l’attuale interpretazione di luna blu, come seconda luna piena in un mese.

E se non bastasse

La luna piena di Halloween 2020 inoltre ha altre due particolarità. Cade subito dopo quella che in America viene chiamata Harvest moon, cioè la luna piena più vicina all’equinozio di autunno (quest’anno è stata quella del primo ottobre), e a sua volta prende il nome di Hunter’s moon (luna del cacciatore). Ed è anche una micro-luna (in inglese minimoon), l’esatto opposto di una superluna, cioè una luna piena che avviene quando il nostro satellite è all’apogeo, cioè nel punto più distante della sua orbita dalla Terra. Il 31 ottobre la luna si troverà infatti a 405.504 chilometri dal nostro pianeta, ben oltre i 385.000 chilometri che ci separano in media dal satellite. Nonostante i 20mila chilometri di distanza in più, non ci saranno però differenze nelle dimensioni apparenti della luna del cielo notturno, e ai nostri occhi lo spettacolo (meteo permettendo) dovrebbe risultare quindi più suggestivo che mai.