Hiv, il trapianto di midollo cancella il virus in due pazienti

Non si può parlare di cura, avvertono gli scienziati che hanno seguito i casi, ma i risultati sono di certo importanti. I casi sono quelli di due pazienti che hanno ricevuto un trapianto di midollo, a causa di tumori sanguigni, in seguito al quale la presenza di virus in circolo è cominciata a diminuire, sino a diventare irrivelabile. Anche dopo aver smesso di prendere gli antiretrovirali utilizzati per tenere a bada l’ Hiv. La notizia, che richiama alla mente il caso del paziente di Berlino – il malato di leucemia liberato dal virus in seguito a un trapianto di midollo – è stata presentata alla conferenza della International Aids Society di Kuala Lumpur

I pazienti, racconta Nature, si sono sottoposti a trapianti di staminali del midollo rispettivamente 5 e 3 anni fa, e hanno smesso di prendere farmaci 15 settimane fa, in un caso, e sette settimane fa nell’altro, senza che fosse rivelata traccia in loro del virus“Anche se questi risultati sono entusiasmanti, non indicano ancora che questi pazienti  siano stati curati” ha precisato Timothy Henrich del Dana-Farber/Brigham and Women’s Cancer Centre di Boston, dove sono stati eseguiti i trapianti di midollo“per capire fino in fondo l’impatto di un trapianto di midollo sulla persistenza dell’Hiv sarà necessario un follow up di lungo termine di almeno un anno”

Infatti, malgrado i test non abbiano rivelato la presenza del virus nei pazienti (entrambi con una lunga storia di infezione), né nel sangue, né a livello dei tessuti, questo non significa che il virus sia stato eradicato, perché lo stesso può rimanere latente a lungo prima di diventare di nuovo attivo. Nascosto magari nel cervello o nel tratto gastrointestinale, spiega Henrich. 

Se i dati fossero confermati, aggiunge Christine Durand della Johns Hopkins University School of Medicine su Nature, oltre che dell’efficacia dei trapianti di midollo si potrebbe soprattutto parlare di efficacia della terapia antiretrovirale, che si mostrerebbe potente abbastanza da proteggere le cellule del donatore durante il periodo di somministrazione. 

Malgrado le dovute cautele, cominciano a essere diversi i casi di persone nelle quali il virus non è stato più rintracciabile, come ricorda il Guardian. Simili a quelli presentati oggi c’è il famoso paziente di BerlinoTimothy Ray Brown, l’uomo nel quale la scomparsa del virus sarebbe stata dovuta a una resistenza genetica del dna del donatore di midollo, e il caso della bambina nella quale la somministrazione precoce delle terapia antiretrovirale ha reso il virus irrintracciabile. Anche se, ancora una volta, non si può parlare di cura, considerato soprattutto che i trapianti di midollo sono interventi comunque pericolosi e che richiedono l’assunzione di dosi massicce di immunosoppressori.

Via: Wired.it

Credits immagine: AJC1/Flickr

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