Hubble torna a stupire

Il caro vecchio Hubble è di nuovo in gran forma. Lo dimostrano le prime immagini inviate dal telescopio spaziale dopo l’aggiornamento delle apparecchiature di ripresa, diffuse ieri dalla Agenzia spaziale statunitense.

Il telescopio spaziale è stato rimesso a nuovo da una missione Nasa che ha visto all’opera sette astronauti lo scorso maggio (vedi Galileo). Nel corso di cinque passeggiate spaziali l’equipe ha istallato la nuova telecamera Wide Field Camera 3 (WFC3) e il nuovo spettrografo Cosmic Origins Spectrograph (COS), le batterie e un giroscopio (necessario a mantenere le direzioni di osservazioni), oltre ad aver riparato alcuni strumenti un po’ su con l’età: l’Advanced Camera for Surveys e lo Space Telescope Imaging Spectrograph (STIS).

Il nuovo Hubble è in grado di riprendere l’Universo in una fascia dello spettro luminoso decisamente ampia, dai raggi ultravioletti al vicino infrarosso, attraverso miliardi di anni luce. Tra i compiti che lo aspettano c’è lo studio dell’atmosfera di pianeti alieni e dell’Universo giovane, quello di 500-700 milioni di anni dopo il Big bang. Aspettando gli esiti delle sue future fatiche, ecco i primi scatti della sonda dopo il restyling – catturati in lunghezze d’onda multiple – di galassie estese dalla forma di dragoni e farfalle, o di gruppi di stelle strettamente impacchettate. (t.m.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here