I titoli dei giornali spesso recitano: “Identificato il gene dell’obesità”. Ma i geni che regolano il peso sono in realtà migliaia. Tre ricercatori del Monell Center di Philadelphia hanno provato a “contarli” nel topo, con un’analisi statistica dei dati disponibili, trovandone più di seimila: circa un quarto dell’intero genoma. Il lavoro è stato pubblicato su BMC Genetics.
“I nostri risultati suggeriscono che ogni nuovo gene scoperto è solo uno dei tanti che influenzano il peso. La soluzione del problema dell’obesità non è così semplice come spesso si è portati a credere” commenta Michael Tordoff, il genetista che ha condotto lo studio.
Per l’analisi i ricercatori si sono serviti dei dati raccolti presso il Jackson Laboratory Mouse Genome Database, una banca che raccoglie le informazioni su quasi duemila ceppi di topolini “knockout”, in cui, cioè, un gene è stato inattivato. Dall’osservazione di ciò che accade “spegnendo” il gene, si risale alla funzione del gene stesso (la tecnologia knockout è molto utilizzata in genetica, tanto che i suoi inventori sono stati insigniti del Nobel per la Medicina nel 2007).
Scartati i ceppi in cui la modificazione genetica risulta letale, si è visto che il peso corporeo viene alterato in un terzo dei casi: Il silenziamento selettivo di alcuni tratti di Dna ha provocato un calo di peso nel 31 per cento dei ceppi, (indicando che il gene silenziato è implicato nell’accumulo di grasso), e nel 3 per cento dei casi ha portato a un aumento della massa lipidica (indicando che il gene è responsabile, al contrario, del suo smaltimento). A conti fatti, sarebbero oltre seimila i geni in qualche modo coinvolti nella regolazione del peso corporeo. (mi.m.)
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