Ictus, un mese di prevenzione

Oltre 200mila nuovi casi ogni anno, mentre 930mila italiani ne portano sul corpo e nella mente le conseguenze invalidanti. È il peso dell’ictus, l’occlusione di un vaso che interrompe momentaneamente il flusso sanguigno al cervello, con conseguenze a volte fatali, spesso devastanti per chi ne è colpito. Eppure ben oltre il 50% degli italiani afferma di non conoscerlo e di ignorarne le possibilità di cura disponibili, come dimostra un’indagine realizzata da A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) in collaborazione con il Censis e con l’Università degli Studi di Firenze. Per questo l’associazione ha deciso di dedicare aprile alla prevenzione dell’ictus cerebrale.

In questo mese quasi 70 associazioni sparse sul territorio organizzano in piazze ed ospedali iniziative di prevenzione, di sensibilizzazione e di informazione. L’ictus, infatti, non solo si può curare, ma si può prevenire nell’80% dei casi seguendo adeguati stili di vita: un’alimentazione sana come prevede la dieta mediterranea, il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale e l’astensione dal fumo.

La corretta informazione serve a sgombrare il campo da alcune false credenze sull’ictus. Prima di tutto che si tratti di una malattia che colpisce solo gli anziani: circa 10.000 casi, ogni anno, riguardano infatti soggetti di età inferiore ai 54 anni. E l’incidenza dell’ictus nei giovani cresce di anno in anno. Come dimostra uno studio pubblicato da Neurology, negli ultimi 20 anni, la percentuale di persone tra i 20 ed i 54 anni colpite da questa patologia ha subito un incremento dal 13% al 19%.

E poi che l’ictus, così come le malattie cardiovascolari, sia appannaggio degli uomini: sopra gli 80 anni, infatti, le donne colpite da ictus sono il 20% in più degli uomini. E anche le donne giovani non sono al riparo del rischio, soprattutto se soffrono di emicrania con aura, se fumano e fanno uso di contraccettivi orali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here