Il “banchiere dei poveri” vince il Nobel

    Il premio Nobel per la pace 2006 è stato assegnato all’economista Muhammad Yunus, originario del Bangladesh, e alla Banca Grameen da lui stesso fondata. La Commissione Norvegese ha deciso di attribuire a pari merito l’onorificenza “per gli sforzi compiuti al fine di creare uno sviluppo economico e sociale a partire dai ceti bassi, poiché la pace non può essere raggiunta fintanto che la maggior parte della popolazione non riuscirà a uscire dal livello di povertà”. E uno degli strumenti che hanno maggiormente contribuito ad aiutare milioni di poveri in tutto il mondo è proprio il sistema di  microcredito ideato da Yunus e praticato da Grameen, la “Banca dei Poveri”.

    Prima della nascita della Banca Grameen, i poveri non hanno avevano accesso ai prestiti degli istituti di credito, in quanto mancavano di ogni tipo di sicurezza finanziaria. Muhammad Yunus si è distinto per la capacità di tradurre in pratica la propria idea di aiuto ai poveri creando una banca che concedesse loro piccoli finanziamenti a tassi agevolati. Da oltre trent’anni la Banca dei Poveri opera in modo capillare concedendo la possibilità alle persone più indigenti di ogni parte del mondo di creasi una vera possibilità di lavoro, dimostrando che ciò di cui gli indigenti hanno bisogno sono non le idee o la capacità di lavorare, ma gli strumenti per rendersi autonomi.

    Puntando in particolare sulle donne, spesso  vessate a livello sociale e famigliare, ma particolarmente attente e capaci di portare a termine i progetti di finanziamento, Grameen si è imposto come un modello per altri istituti, dando il via a numerosi programmi di microcredito in tutto il mondo. Obiettivo a lungo termine di Yunus è quello di eliminare la povertà nel mondo, promuovendo così la democrazia e i diritti umani, e dimostrando che il microcredito deve giocare un ruolo fondamentale in tutto ciò. (a.p.)

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