Il cavallo non arrivò dall’Asia

I risultati di una ricerca effettuata sui fossili del cavallo nord americano risalenti al Pleistocene, chiariscono le origini dell’attuale cavallo presente nel nuovo continente ridisegnando completamente l’albero evolutivo di questa specie. Gli studi sono stati eseguiti da Jaco Winstock e Alan Cooper della Oxford University (GB) che hanno analizzato e confrontato il Dna mitocondriale estratto dalle ossa fossili del genere di cavallo Patagonian Hippidion e dell’attuale cavallo nord americano. Dalle analisi risulta infatti che il Dna dell’Hippidion ha un’origine molto più recente rispetto a quanto si pensasse: circa 3 milioni di anni. Questo conferma quindi che tutte le specie di cavallo americano derivano da un ceppo comune endemico e non proveniente dall’Asia. Questa teoria è avvalorata anche dalle analisi effettuate sul Dna del ceppo eurasiatico, che presenta dei caratteri diversi da quello americano. La ricerca quindi si contrappone alla teoria che vede l’origine del cavallo americano da quello eurasiatico attraverso la migrazione dallo stretto di Bering. Per quanto riguarda la specie sud americana, probabilmente si è originata nel momento in cui si è creato lo stretto di Panama e alcuni esemplari sono migrati da nord verso sud. (m.z.)

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