Il cielo in uno schermo

Il desktop al posto dell’oculare e il mouse invece del puntatore. Gli amanti dell’astronomia possono contare su uno strumento in più per osservare il cielo, anche in condizioni meteo o di inquinamento luminoso sfavorevoli. L’Unione astrofili italiani (Uai), infatti, in accordo con l’associazione Skylive, ha installato alcuni telescopi remoti sulle pendici dell’Etna, controllabili a distanza dagli utenti collegati in rete. Per gli appassionati sarà possibile muovere l’inquadratura in tempo reale, fotografare stelle e pianeti senza essere disturbati dalle luci delle città, e scaricare gratuitamente le immagini sul proprio pc.

Le due associazioni hanno appena posto a Pedara, comune in provincia di Catania, un telescopio Schmidt-Cassegrain da 12 pollici. Questo strumento, abbastanza potente da permettere l’osservazione in dettaglio della superficie di Giove e di quasar distanti fino a 2-4 miliardi di anni luce, si aggiunge ad altri tre telescopi già disponibili agli astrofili nel centro siciliano. Per utilizzarli basta registrasi sul sito dell’iniziativa e scaricare l’apposito software (una cosa simile è possibile anche grazie al progetto Microsoft WorldWide Telescope e a Google Sky). Se si vogliono muovere i vari telescopi e non limitarsi a osservare, però, è necessario il pagamento di una quota annuale (da 100 a 150 euro, a seconda del numero di telescopi di cui  si vuole disporre).

Tramite chat, gli esploratori virtuali si possono accordare su dove puntare gli strumenti durante le ore di buio (sempre che non vi siano nuvole sopra l’Etna). Gli impazienti, però, possono esplorare il cielo anche in pieno giorno. La rete di Skylive, infatti, mette a disposizione due telescopi installati sul territorio australiano, nelle vicinanze di Sidney. Grazie a questi, si può dare una sbirciata all’emisfero australe e osservare le Nubi di Magellano, Omega Centauri, Eta Carinae e la sua nebulosa.

È possibile, inoltre, prenotare in anticipo i telescopi, pagando una somma ulteriore per ogni ora in esclusiva. Questo servizio potrà essere utilizzato anche per la divulgazione: le scuole, per esempio, potrebbero organizzare lezioni dedicate allo Spazio e dare agli studenti la possibilità di osservare il cielo in diretta dalla loro aula. (a.g.)

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