Categorie: Salute

Il cioccolato rende più snelli?

Chi è convinto che mangiare spesso cioccolato faccia inesorabilmente ingrassare dovrà ricredersi: i consumatori abituali sono in genere più magri di chi invece si concede il peccato di gola solo di tanto in tanto. È quanto sostiene un gruppo di ricercatori guidati da Beatrice A. Golomb della University of California di San Diego in uno studio pubblicato su Archives of Internal Medicine.

Per capire che relazione ci fosse tra consumo di cioccolato e l’indice di massa corporea (IMC) gli scienziati hanno arruolato un gruppo di 972 persone tra uomini e donne, senza diabete, alti livelli di colesterolo o malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno quindi chiesto loro di compilare un questionario riguardo le loro abitudini alimentari e la frequenza con cui mangiavano cioccolato, registrando per ognuno anche l’indice di massa corporea. Correlando poi le abitudini “golose” all’IMC i ricercatori hanno scoperto che chi mangia più cioccolato – in termini di frequenza e non di quantità – è in genere anche più magro. E questo a prescindere dal fatto che si trattasse di persone che assumevano una quantità moderata di calorie o erano fisicamente più attive delle altre. 

La correlazione trovata dai ricercatori – piccola, ma comunque significativa – sembrerebbe quindi avvallare l’ipotesi che il cioccolato sia un alimento neutro dal punto di vista calorico, che non pesa, letteralmente, sull’IMC. Anzi, ne favorirebbe addirittura l’abbassamento. Questo potrebbe in parte essere dovuto agli effetti benefici di alcuni nutrienti contenuti nel cioccolato, che oltre a essere ricco di zucchero e grassi, contiene infatti anche antiossidanti come le catechine, come riporta la Bbc. L’idea proposta dai ricercatori è che il consumo frequente di questi nutrienti benefici possa quindi contrastare l’accumulo di grasso derivante dall’assunzione delle calorie derivanti dal cioccolato. Anche se per comprendere meglio gli effetti metabolici di questo alimento servirebbe uno studio clinico randomizzato, come spiegano gli scienziati.

“Quanto abbiamo scoperto si aggiunge a un insieme di nozioni che suggeriscono come la composizione delle calorie, e non solo il loro numero, sia importante per determinare l’impatto finale sul peso di una persona. Nel caso del cioccolato è una buona notizia, sia per quelli che lo mangiano di frequente, sia per quelli che vorrebbero iniziare a farlo” ha concluso Golomb.

Credits immagine a patrizia_ferri / Flickr

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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  • Francamente mi sembra una ricerca leggera che compie un errore di correlazione.

    Tanto per fare un esempio gli sportivi sono parecchio attenti nel mantenere un IMC basso e allo stesso tempo possono arrivare a consumare anche più di 3000 kcal al giorno. Di conseguenza diviene molto più facile inserire nella dieta alimenti piacevoli come il suddetto cioccolato.

    Secondo me i dati concernenti l'alimentazione dei soggetti del campione sono insufficienti, ma d'altronde non ho alcuna competenza in questo campo.

  • Non posso leggere l'articolo originale perche l'accesso è ristretto, ma la correlazione in generale non implica causalità, né in un verso né nell'altro (due girasoli vicini sono correlati, puntano sempre dalla stessa parte, ma perchè entrambi puntano verso il sole, non perchè uno dei due determina la posizione dell'altro).
    Nel caso della cioccolata ci potrebbe essere causalità, ma potrebbe anche essere al contrario: sicuramente chi è magro si concede più cioccolata. Questo è un errore molto comune negli studi di medicina, purtroppo.

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