Soffre di più l’uomo o la donna? Di sicuro una differenza c’è, ed è questione di geni. Lo afferma il professor Jeffrey Mogil dell’Università dell’Illinois che fin qui è riuscito a stabilire due principi. Punto primo: esiste una relazione tra la sensibilità iniziale al dolore e la conseguente risposta all’assunzione di medicine. Punto secondo: i geni coinvolti sono differenti a seconda che si tratti di uomini o di donne. “Ambedue percepiscono il dolore”, afferma il professor Mogil, “ma la loro reazione è diversa, perché vengono attivati circuiti diversi nel cervello”. Degli animali testati durante la ricerca – topolini di varie specie – il 50 per cento percepiva e reagiva al dolore mentre il restante 50 lo tollerava meglio o, addirittura, non lo percepiva affatto. In parte dipende da fattori come l’esperienza, l’età, la dieta, lo stress; in parte invece da fattori genetici, quali il sesso, gli ormoni e i geni ereditari. “La nostra tecnica ci dice dove si trova il gene del dolore”, conclude Mogil, “ma non ci dice ancora di che tipo di gene si tratti o dov’è esattamente localizzato”. Riuscire a scoprirlo significherebbe trovare una corretta strategia per combattere il dolore. E soffrire quindi un po’ meno.