“Disegna la prima cosa che ti viene in mente quando pensi alla scienza”. E’ con questa richiesta che dallo scorso aprile Tim Jones, ingegnere chimico con la passione per la comunicazione scientifica, e altri suoi colleghi dell’Imperial College di Londra stanno bussando alle porte di scrittori, artisti, scienziati, pubblicitari, studenti e gente comune.
Nell’arco di pochi mesi Jones e colleghi i sono ritrovati con un patrimonio ricchissimo di immagini dai soggetti più svariati: armi nucleari, simboli matematici, strutture molecolari, cellule, circuiti elettronici. Tasselli di un mosaico che riflette in modo immediato la percezione individuale della scienza, mettendo in evidenza temi ricorrenti e visioni contrastanti tra i diversi partecipanti. .
“Siamo andati molto più a fondo in ciò che ognuno dei partecipanti pensa della scienza di quanto avremmo potuto ottenere intervistandoli”, dice Jones. La tecnica, senz’altro poco ortodossa, riprende quella praticata dai surrealisti negli anni Trenta con i “cadaveri eccellenti” (exquisite corps, da cui il nome del progetto), il gioco di società che consisteva nella realizzazione di un testo o un’immagine ricavata dai contributi di tutti i partecipanti, ognuno ignaro di quanto scritto o disegnato dagli altri.
I risultati ottenuti, illustrati nel video The Exquisite Corps of Science proiettato lo scorso ottobre all’Imagine Science Film Festival di New York, hanno convinto Jones a tenere aperto l’esperimento e ora dal sito di Seedmagazine il ricercatore invita tutti a superare eventuali timidezze e a inviare il proprio elaborato: un’immagine non ragionata, il più possibile spontanea, catapultata sul foglio di carta direttamente dal subconscio (qui come partecipare).