Categorie: Società

Il manuale per sopravvivere all’apocalisse

Sarà capitato anche a voi di guardare serie come The Walking Dead, o film come Io sono legenda, e di trovarvi a riflettere sulle vostre effettive chance di sopravvivere in un mondo devastato da qualche catastrofe. Che siano gli zombie, un virus letale, o un immancabile olocausto nucleare, i problemi essenziali restano più o meno gli stessi. Sareste in grado di cacciare il vostro cibo? O di coltivarlo? Sapreste accendere un fuoco senza accendino o cerini? Cosa fare in caso di malattie? In effetti abbiamo impiegato decina di migliaia di anni per trovare e perfezionare le risposte a queste domande, ma oggi pochissimi di noi saprebbero come comportarsi, almeno senza consultare Internet o avere accesso ad una biblioteca ben fornita. È per questo che Lewis Dartnell, astrobiologo inglese con il pallino della comunicazione, ha deciso di scrivere un libro che contiene tutte le conoscenze che la scienza ci mette oggi a disposizione per sopravvivere nel “mondo dopo la fine del mondo”. Il titolo è “The Knowledge: How to Rebuild Our World from Scratch (La conoscenza, come ricostruire il nostro mondo da zero), pubblicato di recente (in inglese) dall’editore Bodley Head.

Cosa si scopre sfogliando il manuale di sopravvivenza di Dartnell? Innanzitutto, che la prima tappa di ogni viaggio ben organizzato in un mondo post-apocalittico è il più vicino campo da golf. Quando la rete elettrica smetterà di funzionare, trovare una fonte alternativa di energia ci permetterà infatti di continuare ad utilizzare alcune delle comodità del mondo moderno. Per produrre elettricità potremo ricorrere a generatori diesel, come quelli che vengono utilizzati nei cantieri stradali, o produrla con mezzi meccanici, come mulini a vento o ad acqua. Il problema piuttosto è un altro: come conservarla? La risposta, spiega Dartnell, è nelle batterie dei golf cart, che possono essere utilizzate e ricaricate per decenni senza rischi.

Per il cibo, sarà banale, ma la soluzione più immediata sono i supermercati. Secondo i calcoli dello scienziato inglese, un supermarket di medie dimensioni contiene infatti abbastanza cibo per mantenere in vita una persona per circa 55 anni, 63 mangiando anche le scatolette di cibo per animali. E a proposito di scatolette, come fare se si rimane senza apriscatole? Basta usare la tecnica giusta, come spiega Dartnell in questo video.

E se amate il cibo biologico niente paura, si può tornare a coltivare la terra come hanno fatto i nostri antenati per generazioni. Visto che probabilmente non sarà facile trovare scorte di fertilizzanti, potreste però trovarvi costretti a fare cose che non avreste mai immaginato possibili, come pastorizzare i vostri stessi escrementi per produrre dell’ottimo letame.

Se siete interessati ad altri trucchi di sopravvivenza, o volete acquistare il libro, basta visitare il sito di Dartnell: the-knoledge.org

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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