Decisamente molto piccoli e dalle forme non convenzionali. Sono i microscopici dispositivi messi a punto alla Purdue University per filtrare e amplificare i segnali elettrici, una versione avanzata di quelli che si trovano nei nostri cellulari.
Il designer di questa nuova classe di Mems (microelectromechanical system) è Jeffrey Rhoads, docente di ingegneria meccanica, che presenterà il suo studio domani, 2 settembre, a San Diego (Usa), nella giornata di chiusura della terza conferenza internazionale sui micro e nano sistemi dell’American Society of Mechanical Engineers.
I filtri band-pass in silicio sono componenti comunemente usate in elettronica: vibrando secondo uno specifico “schema”, bloccano alcune frequenze e lasciano passare solo quelle desiderate. In questo modo, permettono ai dispositivi in cui sono integrati di processare i segnali minimizzando le interferenze e migliorando la qualità di trasmissione. Nel nuovo studio, Rhoads ha esplorato differenti architetture per i filtri, in cui le minuscole componenti (spesse come un decimo di un capello) assumono configurazioni ad anello, o a “fantasma con lenzuolo”, invece che a catena.
I risultati delle simulazioni del primo prototipo sembrano promettenti: “La nuove configurazioni, che occupano lo spazio di un granello di sabbia, potrebbero permettere ulteriori miniaturizzazioni dei filtri, un miglioramento delle loro performance nella selezione delle frequenze e una riduzione del consumo di energia. Inoltre sembrano più ‘resistenti’: potrebbero avere difetti e funzionare comunque alla perfezione”, ha spiegato Rhoads, già alle prese con la realizzazione del secondo prototipo. (t.m.)
Riferimento: Purdue University