Il microchip che fa da contraccettivo

A partire dal 2018, niente più pillola: la contraccezione si farà con un chip impiantato sotto la pelle, con una durata di 16 anni, che può essere controllato in remoto via wireless. E’ il progetto a cui MicroCHIPS, una start-up collegata al Massachusetts Institute of Technology, sta lavorando dal 2012, e che finalmente ha iniziato a prendere forma.

Il microchip, le cui dimensioni sono 20x20x7 mm, è stato progettato per essere impiantato sotto la pelle delle natiche, dell’addome o del braccio. Il chip contiene una piccola riserva di levonorgestrel, un ormone che viene già utilizzato in alcuni tipi di contraccettivi. Questo viene dispensato in piccole dosi (30 microgrammi) ogni giorno, e la sua riserva dura circa 16 anni. Se, durante questo periodo, la donna decide di avere figli, il microchip può essere spento in remoto, senza bisogno di essere rimosso.

Il lavonorgestrel è contenuto nell’apparecchio tramite una particolare guarnizione ermetica di titanio e platino, sviluppata appositamente da MicroCHIPS. L’ormone viene rilasciato dal passaggio di una piccola corrente elettrica, da una batteria interna attraverso la guarnizione che si scioglie temporaneamente, consentendo alla dose quotidiana di essere rilasciata nel corpo. “L’idea di usare una sottile membrana come una specie di miccia elettronica è stato il problema più impegnativo e creativo che abbiamo dovuto risolvere,” ha spiegato Robert Farra, presidente della MicroCHIPS, aggiungendo come l’abilità di poter spegnere l’apparecchio a piacimento sia estremamente conveniente per chi sta progettando di avere una famiglia.

Nonostante alcuni dei critici siano preoccupati della possibilità di hackerare il chip, Farra ha assicurato che ogni comunicazione tra l’apparecchio e il telecomando esterno deve poter avvenire a contatto con la pelle, e che sarebbe impossibile riprogrammare l’apparecchio a distanza. “Abbiamo anche un criptaggio sicuro,” ha aggiunto, “Che impedisce a chiunque di interpretare o intervenire nella comunicazione.”

Grazie all’appoggio di Bill Gates, MicroCHIPS progetta di iniziare i test pre-clinici dell’apparecchio negli Stati Uniti per l’anno prossimo, e di lanciare il chip sul mercato entro il 2018.

Riferimenti: via Mit Technology Review

Credits immagine: de Fatto/Flickr

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