Il nuovo satellite europeo per osservare la Terra- VIDEO

È stato presentato come il più grande sforzo per caratterizzare il nostro mondo, la Terra. Stiamo parlando di Copernicus, il programma dell’Agenzia spaziale europea (Esa) per monitorare la superficie e l’atmosfera terrestre appena iniziato, con il lancio e il posizionamento in orbita del primo dei satelliti della sua costellazione, Sentinel-1a: operazione effettuata con successo come mostrano le immagini di questo spettacolare video.

“Una volta che saranno stati lanciati tutti i satelliti Sentinel, il programma Copernicus sarà il programma di osservazione della Terra più efficiente e completo del mondo” ha detto il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, parlando dell’iniziativa europea di monitoraggio ambientale. Sentinel -1a infatti, lanciato dalla base Guyana francese lo scorso 3 aprile a bordo del lanciatore Soyuz, non è che il primo satellite di una listache conta sette missioni (Sentinel-1, Sentinel-2, Sentinel-3, Sentinel-4, Sentinel-5, Sentinel-5 precursor e Sentinel-6), ognuna delle quali rappresentata da due satelliti, e ciascuna dotata di una propria tecnologia per l’osservazione della Terra.

Sentinel-1a, (satellite di firma anche italiana, attraverso la Thales Alenia Space), si occuperà di mappare la superficie terrestre utilizzando la tecnologia radar. In questo modo sarà possibile acquisire e fornire immagini in qualsiasi condizione metereologica, potendo vedere anche attraverso le nuvole, di giorno e di notte. Inoltre, dal momento che la tecnologia radar è particolarmente adatta all’osservazione di inondazioni e ai movimenti terrestri, l’attività di Sentinel-1a sarà preziosissima in caso di disastri naturali, come racconta la Bbc.

La navicella appena lanciata inoltre assicurerà una trasmissione continua di informazioni comunicando sia con le stazioni a terrache con il sistema satellitari di inoltro dati dello European Data Relay System. Questo permetterà non solo una maggior continuità di dati e la gestione di ingenti informazioni, ma anche la velocizzazione delle stesse, fondamentale in caso di disastri.

Via: Wired.it

Credits immagine: Esa

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