Astrofili, posticipate il conto alla rovescia. La Nasa ha cambiato programmi, posticipando al 2018 (inizialmente era fissato per il 2017) il decollo dello Space Launch System, il successore dello Space Shuttle, un nuovo sistema di propulsione spaziale basato su una tecnologia a combustibile liquido, più sicuro e meno costoso rispetto al propellente solido. Si tratterà del razzo più potente mai costruito, con ambizioni senza precedenti: portare gli esseri umani su un asteroide entro il 2025 e su Marte entro il 2030.
Stando a un report dell’agenzia spaziale statunitense, il volo inaugurale dello Space Launch System, chiamato EM-1, è previsto per novembre 2018. Il razzo porterà nello Spazio una capsula Orionsenza equipaggio, per un volo di prova di tre settimane oltre la Luna. La capsula peserà 77 tonnellate, ma lo Space Launch System, una volta a regime, dovrebbe riuscire a gestire un carico di quasi 150 tonnellate. In realtà, Orion stessa è parte di un progetto separato, attualmente in fase di sperimentazione, con l’obiettivo di traghettare un equipaggio umano verso Marte. Il suo primo volo di prova è previsto per dicembre prossimo.
Il decollo è stato posticipato per questioni di budget: il progetto Space Launch System, infatti, dovrebbe costare oltre 25 miliardi di euro. La Nasa ha dovuto riscrivere la sua agenda per gestire il denaro a disposizione, visti i costanti tagli ai finanziamenti che minacciano i programmi spaziali. Dall’agenzia, comunque, ritengono ancora fattibile l’obiettivo di raggiungere Marte entro sedici anni. Potrebbero, però, non essere i primi: l’ambizioso progetto non-profit Mars One, infatti, spera di colonizzare il pianeta rosso entro il 2025.
Via: Wired.it
Credits immagine: Nasa
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Scusate, ma il combustibile liquido è più costoso (richiede pompe molto complesse) e meno sicuro (alcuni componenti sono tossici e corrosivi) del combustibile solido. Inoltre va conservato a temperature bassissime e tende a evaporare facilmente.