Il respiro della Terra

Combinando le immagini fornite negli ultimi tre anni dal satellite Sea Star gli scienziati della Nasa hanno ottenuto il primo straordinario film della biosfera al lavoro. L’espandersi e il ritirarsi stagionale dei ghiacci polari, il cambiamento nel colore delle acque oceaniche, il moto delle correnti. Il tutto in una sequenza in movimento anziché attraverso singole foto. “Quello che stiamo osservando”, afferma l’oceanografo Michael Behrenfeld, “è il respiro della terra”. E’ negli oceani, infatti, che viene prodotta la maggior parte dell’ossigeno. La loro attività risponde all’alternarsi delle stagioni e si manifesta in una diversa colorazione dell’acqua, da verde a marrone secondo le fasi di vita del phitoplankton. Il satellite ha fornito il primo quadro completo della quantità di microrganismi vegetali presenti nelle acque: ora sarà possibile valutare con più precisione il volume di ossigeno prodotto e osservare come la Terra risponde a fenomeni climatici come El Nino o La Nina. L’osservazione degli oceani è inoltre un indicatore dello stato di salute del pianeta. Infatti, il progressivo riscaldamento della sua superficie ha provocato un aumento dell’attività di fotosintesi delle micro alghe che preoccupa gli studiosi. Questo processo gioca infatti un ruolo importante nella regolazione del carbonio nell’atmosfera. Per questo la Nasa sta programmando di integrare le ricerche del Sea Star con i dati che verranno forniti dalle due stazioni di osservazione biologica permanenti Terra, lanciata nel 1999, e Aqua prevista in orbita per la fine di quest’anno. Obiettivo: realizzare un sistema di monitoraggio del pianeta senza precedenti. (a.c.)

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