Il robot che cammina sui fili (elettrici)

    I ricercatori dell’Electric Power Research Institute (Epri) di Palo Alto, in California, hanno messo a punto un robot piccolo e compatto (64 chilogrammi di peso, circa due metri di lunghezza) in grado di muoversi lungo le estese e non più nuove linee elettriche del Nord America. Il prototipo, che all’Epri prevedono di collaudare in esterno entro fine mese, renderà possibile il controllo dello stato della rete, riducendo il numero dei costosi sopralluoghi in elicottero.

    L’Epri è una organizzazione non profit che porta avanti attività di ricerca e sviluppo nel settore dei servizi elettrici. Il robot arrampicatore si avvale di particolari cuscinetti per fissarsi al cavo posto al di sopra delle linee elettriche principali a protezione dai fulmini. Il rifornimento energetico del prototipo avviene attraverso questo stesso cavo, mentre celle solari garantiranno una ulteriore riserva di energia. Il robot è inoltre dotato di una videocamera ad alta definizione e di sensori che possono individuare eventuali ostacoli, in particolare gli alberi troppo alti: il software può confrontare le immagini di un dato segmento della linea elettrica registrate in momenti diversi, e segnalare così i cambiamenti occorsi in quel tratto della rete. Una funzione tutt’altro che “opzionale” se si pensa che gli alberi sono i principali responsabili delle interruzioni di corrente: quella dell’agosto 2003 fu prodotta proprio da una chioma alberata troppo rigogliosa.

    Il piccolo robot può anche individuare connessioni difettose e recuperare i dati raccolti da centraline già presenti lungo le linee di trasmissione. Gli arrampicatori robotizzati possono lavorare tutto l’anno, se necessario anche di notte e, a differenza degli aerei teleguidati (un’altra possibile linea di ricerca), non costituiscono una potenziale minaccia in caso di malfunzionamento. I ricercatori stimano che ogni robot potrà coprire circa 130 chilometri di rete elettrica due volte l’anno.

    Grazie a questo sistema sarebbe dunque possibile sorvegliare il funzionamento della rete elettrica senza recarsi fisicamente lungo le linee di trasmissione. All’Epri si aspettano che il costo di un singolo robot non superi i 500.000 dollari, per una riduzione nelle spese di manutenzione pari ad almeno il 30 per cento rispetto all’attuale monitoraggio con gli elicotteri. La fase di collaudo è tuttora in corso; il primo test commerciale è previsto per il 2014 lungo la Potomac-Appalachian Transmission Highline, un nuovo tratto di rete elettrica con una estensione di oltre 440 chilometri. (g.d.)

    Riferimento: Technology Review 

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