Il secondo in più che sposta la mezzanotte di oggi

Ormai ci siamo: da oggi il 2015 sarà un po’ più lungo, anche se solo di un secondo. A deciderlo sono stati gli esperti dell’International Earth Rotation and Reference System (Ierts), organizzazione che fornisce dati sulla rotazione terrestre e si occupa di sincronizzare il tempo umano con quello astronomico. Il 30 giugno a mezzanotte, esattamente a metà dell’anno, l’orologio passa quindi dalle 23:59:59 alle 23:59:60, allungando di fatto di un secondo la durata del 2015, e mettendo così in ordine il nostro sistema di riferimento temporale con il tempo del pianeta. Come spiegano gli esperti della Nasa, l’iniziativa, definita secondo intercalare, serve infatti ad armonizzare il tempo scandito dai moderni orologi atomici con l’effettiva velocità della rotazione terrestre.

Per scandire la durata delle giornate oggi utilizziamo gli orologi atomici: sistemi basati sulle transizioni elettromagnetiche all’interno degli atomi di cesio, talmente affidabili da perdere un solo secondo ogni milione e 400mila anni. Così misurato, un giorno dura esattamente 86.400 secondi. Un sistema perfetto dunque. Anche troppo, visto che risulta più preciso del nostro pianeta.

Secondo i calcoli degli scienziati infatti è più o meno dal 1820, o giù di lì, che una giornata solare media non dura più precisamente 86.400 secondi. Questo perché la rotazione terrestre sta rallentando di circa 2 millesimi di secondo ogni giorno, a causa dell’interazione tra i campi gravitazionali della Terra, della Luna e del Sole. Un processo talmente lento che è pressoché impossibile accorgersene, ma che accumulandosi quotidianamente produce appunto circa un secondo di differenza alla fine dell’anno.

Per sincronizzare nuovamente i nostri orologi atomici con il tempo astronomico è stato dunque introdotto il secondointercalare, un’iniziativa ripetuta già 25 volte a partire dal 1975. Ma se qualche anno fa aggiungere un secondo al nostro anno era una sciocchezza, con la diffusione di internet e dei computer anche questa operazione si è trasformata in una sfida.

Nel 2012, il secondo intercalare mandò in palla i server di siti come Foursquare, LinkedIn, Reddit e Yelp. Quest’anno però diversi giganti del web, come Google e Amazon Web Service,hanno annunciato di aver implementato una soluzione per il problema. Non resta dunque che attendere la mezzanotte per scoprire se le contromisure avranno funzionato.

Via: Wired.it

Credits immagine: Márcio Cabral de Moura/Flickr CC

 

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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