Il Serengeti tagliato a metà

Niente più monumentali migrazioni di gnu, quelle formidabili scene in cui migliaia di animali si riversano nelle praterie in una corsa inarrestabile. Al loro posto, nel Parco del Serengeti sorgerà presto una strada ad alto scorrimento. L’inizio dei lavori è previsto per il 2012. A essere in pericolo è un paesaggio estremamente complesso e variegato che, oltre a gnu, ospita zebre, leoni, leopardi, elefanti, rinoceronti, licaoni, scimmie, manguste, e che ogni anno attira oltre 90mila turisti da tutto il mondo.

L’autostrada  Arusha-Musoma, nei piani del governo della Tanzania, dovrebbe collegare i due distretti del Serengeti e del Loliondo, unendo la costa del Paese con la parte più interna e tagliando in due la nazione e il Parco. Il vantaggio principale sarebbe un più facile trasporto di prodotti e di bestiame che favorirebbe il mercato agricolo rurale. L’autostrada, tuttavia, impedirebbe agli animali migratori di raggiungere il fiume Mara, una fonte d’acqua indispensabile per la sopravvivenza dei mammiferi durante la stagione secca. Inoltre impedirebbe l’arrivo di altri animali dal Kenya alla riserva Masai Mara, una delle mete turistiche più popolari della Tanzania.

“Il Parco è uno degli ultimi posti sulla Terra dove è possibile assistere alle grandi migrazioni, una delle immagini più emblematiche della natura selvaggia. Inoltre alimenta l’ecoturismo, un’importante risorsa economica della Tanzania”, ha spiegato James Deutchs, presidente di WCS-Africa. L’organizzazione, insieme alla società zoologiche di Londra e Francoforte, stanno facendo forti pressioni sul governo della Tanzania per trovare soluzioni alternative.

“Siamo consapevoli che il Paese ha bisogno di adeguate infrastrutture”, ha concluso Markus Borner, direttore del programma africano della Società Zoologica di Francoforte, nel Serengeti dagli anni Cinquanta. “Ma pensiamo che un’opzione migliore sia costruire la strada a sud del Parco. Questa soluzione, oltre ad essere più economica sul lungo periodo, permetterebbe a una porzione maggiore di popolazione di usufruire della strada e lascerebbe integro il Serengeti e il percorso degli animali migratori”.

Caterina Visco

Laureata in Scienze Biologiche, ha lavorato come web content editor per il portale medico Yahoo!Salute. Nel 2009, dopo uno stage a Internazionale, approda a Galileo, dove, oltre contribuire alla produzione dei contenuti, è community manager e coordinatrice della redazione. Scrive per diverse testate giornalistiche tra cui L'espresso, Wired, Le Scienze, Mente e Cervello, Nova - Sole 24 ore, Il Venerdì di Repubblica.

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