Il sesso che aiuta i batteri

Per acquisire nuove capacità, come la resistenza agli antibiotici, i batteri “rubano” l’informazione genetica ad altri microrganismi che si sono adattati meglio alle pressioni ambientali. La modalità con cui attuano questa strategia è l’equivalente per i microbi del sesso e si chiama trasferimento genico orizzontale. I ricercatori dell’European Molecular Biology Laboratory (Embl), delle Università di Manchester e Eötvös Lorànd di Budapest hanno pubblicato su Nature Genetics i risultati del primo studio sistematico sulle reti metaboliche dei microbi, studiando il batterio Escherichia coli. “Le reti metaboliche”, come spiega Martin Lercher, uno dei partecipanti alla ricerca, “sono costituite da insiemi di proteine che interagiscono tra loro permettendo al batterio di svolgere le reazioni chimiche per costruire o degradare le sostanze”. Gli scienziati hanno ricostruito l’evoluzione metabolica di E. coli degli ultimi 100 milioni di anni, stimando che circa 25 dei 900 geni implicati nel metabolismo del patogeno sono stati acquisiti tramite trasferimento genico orizzontale. La tecnica ha un ruolo cruciale nella resistenza che gli agenti infettivi acquisiscono contro gli antibiotici. La maggior parte dei geni scambiati, infatti, aiuta i batteri non tanto a migliorare la sopravvivenza nell’ambiente, che già conoscono, quanto ad adattarsi meglio a nuovi habitat o ai cambiamenti ambientali a cui sono sottoposti, come per esempio i farmaci. (a.p.)

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