Categorie: Vita

Il sesto dito degli elefanti

Circa 40 milioni di anni fa, gli antenati degli elefanti iniziarono a metter su peso e a cambiare abitudini: dall’acqua si spostarono sulla terraferma, dovendo affrontare la sfida di muovere un corpo imponente. Fu allora che l’evoluzione mise mano all’anatomia dei loro piedi, arricchendoli di un sesto dito per meglio ammortizzare il peso corporeo. A dirlo è un gruppo di ricerca coordinato da John R. Hutchinson del Royal Veterinary College, Gran Bretagna, in uno studio pubblicato su Science.

In molti animali l’ osso sesamoide (localizzato nei tendini dei muscoli degli arti inferiori e superiori, con funzione di rinforzo) si è trasformato in un osso simile a un dito. Il caso più noto è quello del falso pollice del panda, ma esistono anche altri esempi: talpe, rane e, per l’appunto, elefanti. Il primo a descrivere il sesto dito in questi mammiferi fu lo scienziato Blair nel 1713. Da allora, il dibattito su queste strane ossa (chiamate pre-pollici e pre-alluci) è andato avanti per secoli, arrivando alla conclusione che si tratta di semplici appendici cartilaginee.

Armati dei più moderni mezzi tecnologici (analisi istologica, tomografia computerizzata a raggi X, microscopia elettronica), Hutchinson e colleghi hanno scombinato le carte in tavola scoprendo che queste pre-dita non sono di cartilagine, ma vanno incontro a un processo di ossificazione che porta alla formazione di ossa spugnose flessibili e al contempo resistenti. Risolto il mistero istologico, i ricercatori sono passati a studiarne la funzione. Intrappolate in un cuscino di grasso e oscurate da uno spesso strato di epidermide cheratinizzata che non permette di effettuare indagini a raggi X o ultrasuoni nei limiti della sicurezza, infatti, il ruolo di queste pre-dita è sempre stato poco chiaro.

Per far luce sulla faccenda, i ricercatori hanno studiato arti di elefanti deceduti, caricati con pesi. È venuto fuori che le pre-dita aiutano il piede dei pachidermi a resistere a un’eccessiva deformazione. Dall’analisi comparata dei fossili, infine, i ricercatori hanno visto che negli antenati più antichi degli elefanti mancava, anatomicamente parlando, lo spazio per lo sviluppo delle pre-dita, dimostrando che sono un prodotto relativamente moderno dell’evoluzione, legato al cambiamento nello stile di vita di questi animali.

via Wired.it

Credits immagine  Paradasos via Flickr

Martina Saporiti

Laureata in biologia con una tesi sui primati, oggi scrive di scienza e cura uffici stampa. Ha lavorato come free lance per diverse testate - tra cui Le scienze, Il Messaggero, La Stampa - e si occupa di comunicazione collaborando con società ed enti pubblici come l’Accademia dei Lincei.

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

15 ore fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

4 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

6 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

7 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più