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Il Tar accoglie il ricorso di Stamina, serve una nuova Commissione

Bocciato, anzi no, rimandato. Verrebbe da dire così oggi riferendosi al caso Stamina e all’ultimo capitolo della vicenda che da tempo tiene impegnati gli scienziati, le istituzioni e i media e che tiene vive le speranze dei malati. L’ultimo capitolo è questo: oggi il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dalla Stamina Foundation che contestava l’imparzialità degli esperti del comitato scientifico che ha poi bocciato il metodo. In questo modo il parere allora espresso non è più valido, e si attende una nuova valutazione del protocollo Stamina. Valutazione che arriverà da un nuovo comitato e la cui notizia è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni dei malati.

Tra le motivazioni che hanno guidato la decisione dei giudici del Tar si legge: “Il Comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura con la Stamina presso l’Ospedale civile di Brescia…Dai certificati medici non risulta che questi pazienti abbiano subito effetti negativi collaterali…”. 

Il Tar ha quindi consigliato al Ministero della Salute di avviare un’istruttoria così approfondita sul metodo Stamina tale da allontanare ogni dubbio, anche ai sostenitori dello stesso. Il ministro Lorenzin ha già fatto sapere che procederà da subito alla nomina dei membri per il nuovo comitato. “Solo un’approfondita istruttoria – continuano infatti i giudici – in contraddittorio con chi afferma che il metodo non produce effetti negativi collaterali, potrà, ove a conclusione dei lavori si arrivasse a confermare il parere contrario all’inizio della sperimentazione, convincere anche i malati con patologie dall’esito certamente infausto, e che su tale metodo hanno riposto le ultime speranze, che il rimedio stesso non è almeno allo stato effettivamente praticabile”.

Credits immagine: Ferdinando Chiodo via Wikipedia

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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