Il tribunale boccia l’omeopatia

Assolvendo Piero Angela dall’accusa di diffamazione, il Tribunale di Catania ha per la prima volta negato in sede giudiziaria la validità scientifica dell’omeopatia. L’occasione è stata data dal processo per diffamazione intentato dalla Società Italiana di Medicina Omeopatica contro il giornalista, per un servizio fortemente critico trasmesso nel programma televisivo SuperQuark l’11 luglio 2000. Il 13 marzo Piero Angela è stato pienamente assolto dall’accusa: come spiegato nelle motivazioni della sentenza appena depositate (annunciate in una conferenza stampa svoltasi oggi a Roma), il giudice Cinzia Sgrò ha ritenuto giustificato quanto affermato nella trasmissione. “La scienza infatti” scrive il giudice “non è una semplice categoria dell’opinione. In campo scientifico, o una cosa è, oppure non è. O una cura funziona, oppure non funziona. […] Pur avendo la comunità scientifica internazionale sempre richiesto e mai ottenuto, dalla medicina omeopatica, quelle evidenze scientifiche che ne avrebbero attestato la validità, essa allo stato era del tutto carente di tale fondamento, rimanendo sostanzialmente una medicina delle emozioni”. Di conseguenza, ha concluso il giudice, affermare (come aveva fatto Angela) che l’omeopatia non è una cura seria, che il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale è molto grande e che i benefici dell’omeopatia sono dovuti all’effetto “placebo”, rientra nel diritto di critica. (n.n.)

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