Categorie: Salute

Infertilità, istruzioni per l’uso

Carlo Flamigni
Il primo libro della sterilità
Utet 2008, pp.486, euro 22,00

Carlo Flamigni
Il secondo libro della sterilità
Utet 2008, pp. 752, euro 25,00

Ordina su Ibs

Agli inizi del Novecento la sterilità era considerata un problema quasi esclusivamente femminile, dovuto prevalentemente al fatto che il canale cervicale fosse stretto. Un secolo di studi e ricerche hanno svelato che si tratta di una condizione che non provoca sterilità, e che in una buona percentuale dei casi a essere sterile è il maschio. Eppure in alcune parti d’Italia si usano ancora metodi vecchi di un secolo, figli di una mentalità “prescientifica”, come denuncia Carlo Flamigni, professore di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Bologna, nella sua ultima fatica Il primo e il secondo libro della sterilità: “In Italia esiste un ospedale  – l’IRCSS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo in Puglia – che da decenni inserisce nel canale cervicale di un numero elevatissimo di pazienti affette da sterilità un tubetto metallico, chiamato Petit-Lafour, proprio come avveniva agli inizi del Novecento quando si pensava di stimolare un presunto e immaginario centro uterino dell’ovulazione e di aprire agli spermatozoi una porta che si considerava semichiusa”, spiega il ginecologo. “Un atto improprio giustificato con l’assicurazione che si tratta di strumenti precedentemente benedetti da un sant’uomo”.

Ignoranza, malafede? “La mia opinione personale”, afferma Flamigni, “è che si tratti di superstizione, ma questa, ripeto, è la mia opinione personale. Per alcune persone si tratta molto semplicemente di fiducia nella competenza del medico; per altre si tratta di fede, e non sta a me contestare questi sentimenti. Fatto sta che non esiste nella letteratura medica la benché minima prova che questo intervento abbia una qualche utilità, e questa non è cosa di poco conto”. Il risultato è che ci sono coppie che perdono denaro e tempo prezioso sottoponendosi a esami e trattamenti inutili, quando non dannosi. Per loro e per quanti abbiano interesse a comprendere il problema della sterilità l’opera di Flamigni è un prezioso strumento, un compendio ragionato di tutte le evidenze scientifiche raccolte da questa disciplina relativamente giovane: “non ha più di 30 anni e non possiamo dimenticarcene quando ne analizziamo difetti e qualità”.

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