Influenza, a letto 1,4 milioni di italiani

La stagione dell’influenza è iniziata da poche settimane, e anche se il picco è atteso per febbraio iniziano già ad arrivare i primi dati sull’epidemia di quest’anno. Come testimonia il Rapporto Epidemiologico Influnet elaborato dall’Istituto superiore di sanità, la malattia avrebbe costretto a letto per ora circa 1,4 milioni di italiani, 350mila solo nella seconda settimana di questo 2015, con un numero di casi in costante aumento. Dati che non devono preoccupare perché in linea con le previsioni, ma che già nei giorni scorsi hanno portato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a raccomandare il prolungamento della campagna vaccinale che normalmente si conclude a dicembre, sia per il ceppo relativamente severo del virus che sta circolando, sia perché il caso Fluad avrebbe diminuito di circa il 15% l’aderenza alle vaccinazioni di quest’anno.

Stando ai dati elaborati dall’Istituto superiore di sanità, l’incidenza dell’influenza per ora si attesta a sui 5,77 casi ogni mille abitanti, valore in linea con quello delle epidemie degli scorsi anni. La fascia di età più colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni di età, con 11,5 casi ogni mille assistiti, mentre nella fascia d’età tra i 5 e i 14 anni l’incidenza si attesta sui 6,37 casi, nella fascia 15-64 anni sui 6,23, e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni si scende a 2,80 casi per mille assistiti.

I casi gravi nelle ultime settimane sono stati una sessantina, 50 dei quali hanno richiesto il ricorso alla ventilazione assistita, e sarebbero inoltre già due i decessi dovuti alle complicanze della malattia. Il virus prevalente sembrerebbe comunque essere l’A-H1N1, quello della cosiddetta influenza suina. Un dato atteso e, assicurano gli esperti, rassicurante.

“Ci si attendeva l’arrivo di un ceppo virale nuovo ed eventualmente più virulento, ma al momento il ceppo che continua a circolare maggiormente è appunto l’H1N1, già noto e già ricompreso nella composizione del vaccino”, ha spiegato all’Ansa Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologiadell’Iss. “È solo la riprova della efficienza di tale virus, che non si è lasciato sostituire, almeno finora, da altri virus emergenti nuovi”.

La variante in questione è l’A-H3N2, più virulenta di quella dell’influenza suina e non compresa nel vaccino di quest’anno. Per ora il virus si sta diffondendo in Usa e nel Nord Europa, ma non in Italia. “Potrebbe arrivare anche da noi, ma bisogna vedere, nel caso, in che termini e portata”, ha aggiunto Salmaso. “Insomma, è una spia rossa che si accende, ma non è detto che a ciò corrisponderà poi un reale pericolo”.

Per ora quindi non c’è da preoccuparsi. L’importante, ricordano gli specialisti, è seguire alcune semplici regole di prevenzione sanitaria per limitare il rischio di contrarre l’influenza: lavare spesso le mani dopo aver starnutito e dopo essere stati in luoghi pubblici, rimanere a casa quando si è ammalati, ed assumere analgesici e antipiretici solo quando strettamente necessario.

Per i soggetti a rischio, lo ricordiamo, è stata inoltre prolungata la campagna vaccinale, indirizzata come indicato dal ministero della Salute, “per i soggetti di età pari o superiore a 65 anni; per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; per i bambini e gli adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; per le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; per gli individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; per i medici e il personale sanitario di assistenza; per i familiari e i contatti di soggetti ad alto rischio; per i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; per il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani”.

Via: Wired.it

Credits immagine:  Sergio Alvarez/FLickr

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