Categorie: SaluteVita

Iniezioni: basta un poco di zucchero e il dolore va via

“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù….”. Cantava così Mary Poppins nel famoso film della Disney, e sembra proprio che la magica tata avesse ragione. Infatti, secondo una revisione sistematica della Cochrane Library lo zucchero riesce ad alleviare il dolore, per lo meno nei neonati. Passando in rassegna 14 studi, i ricercatori della Jordan University of Science and Technology hanno infatti osservato che i bebè a cui veniva data una soluzione zuccherina prima delle vaccinazioni piangevano di meno rispetto a quelli cui veniva data solo acqua.

“È ormai una cosa ben accettata che anche i bambini molto piccoli percepiscono il dolore; lo dimostra il fatto che piangono quando per esempio devono fare le vaccinazioni” – spiega Manal Kassab, responsabile dello studio. Lo stress associato a queste ripetute esperienze dolorose potrebbe anche avere effetti psicologici e fisiologici deleteri in età adulta. Per questo motivo, genitori e dottori usano varie tecniche al fine di limitare il timore dei bimbi associato alle iniezioni, come l’uso del ciuccio, di creme anti-dolorifiche e tecniche di distrazione.

Un nuovo metodo sempre più raccomandato dai pediatri è quello di dare al bambino una soluzione zuccherina prima delle vaccinazioni. È stato dimostrato, infatti, che lo zucchero funziona come un analgesico, anche se non è chiaro se agisca stimolando il rilascio di endorfine che riducono la sensazione dolorosa o attivando i recettori del gusto e inducendo una sensazione di benessere, come fanno i “comfort food” tipo la cioccolata.

Per verificare se effettivamente il “metodo dolce” funzionasse, i ricercatori hanno condotto una rassegna sistematica di 14 studi clinici su un totale di 1551 neonati di età compresa tra un mese e un anno, a cui veniva data o una soluzione zuccherina o, come controllo, una soluzione acquosa prima di fare le vaccinazioni. Le condizioni sperimentali usate nei 14 studi erano piuttosto eterogenee sia per quanto riguarda la concentrazione di zucchero somministrata, che variava tra 12 e 75%, sia per quanto riguarda il metodo e i tempi di somministrazione. Nella maggior parte dei casi, però, la soluzione era data due minuti prima della vaccinazione mediante una siringa o una pipetta direttamente in bocca. Inoltre per valutare il grado di dolore provato dai bambini, gli studiosi hanno considerato diverse scale di misura, la più significativa delle quali era la durata del pianto dei bimbi durante la procedura.

“L’aspetto più interessante di questi risultati – spiega l’autore – è che, nonostante le differenze metodologiche tra i vari studi, i bambini cui veniva dato un po’ di zucchero piangevano con meno frequenza e per meno tempo rispetto a quelli cui veniva data solo acqua. È chiaro però che per stabilire un metodo standard è necessario effettuare degli studi clinici controllati su neonati di età inferiore a un anno che permettano di identificare non solo la concentrazione ottimale di zucchero da usare, ma anche il miglior metodo di somministrazione e il giusto volume, e di valutare potenziali effetti negativi dell’uso a lungo termine di soluzioni zuccherine”.

Riferimenti: The Cochrane Library Doi: 10.1002/14651858.CD008411.pub2
Credits immagine: 150hp/Flickr

 

Maria Antonietta Cerone

Il sogno di una ragazzina, la realtà di un'adulta Quando si guarda il mondo con gli occhi di una ragazzina ingenua, le possibilità sembrano infinite. Il sogno di Maria Antonietta era quello di diventare una scienziata famosa e di migliorare il mondo. Il mondo, però, non sembrava capire il suo lavoro e le sue idee. Per superare questa inabilità a capire a farsi capire, Maria Antonietta ha deciso di intraprendere una nuova strada che le permetta di spiegare e condividere il suo sogno.

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