Io, gene per gene

Il momento in cui potremo conoscere gene per gene la nostra identità è sempre più vicino: un nuovo metodo messo a punto da Jonathan Rothberg, della società di ricerca americana 454 Life Sciences, ha consentito di sequenziare il genoma di una persona in tempi molto brevi e con una spesa notevolmente ridotta rispetto a quanto richiesto dai precedenti sistemi.

Il genoma sequenziato nel nuovo modo è quello di James D. Watson, il famoso scopritore, insieme a Francis Crick, della struttura molecolare del Dna nel 1953: si tratta del secondo codice umano interamente decifrato dopo quello di Craig Venter, lo scienziato-imprenditore statunitense che per primo, nello scorso settembre, rese pubblica l’intera sequenza del proprio genoma. Il nuovo sistema, però, costituisce un notevole passo avanti rispetto alla conquista pionieristica di Venter, sia in termini di tempi che di costi: per mappare il genoma di Watson ci sono voluti solo quattro mesi e meno di un milione di dollari (il sistema di Venter aveva richiesto qualche anno e circa cento milioni).

Lo studio, pubblicato su Nature, riporta i risultati del lavoro svolto nello scorso anno grazie alla tecnica del cosiddetto “sequenziamento massivo parallelo”, che ha consentito di decifrare in modo rapido ed economico i tre miliardi di coppie di basi azotate (le 4 lettere del codice genetico) che compongono il genoma di Watson. I dati, consegnati ufficialmente allo stesso Watson su un hard disk portatile, sono ora consultabili da chiunque sul sito jimwatsonsequence.

Secondo i ricercatori, la sperimentazione di questo metodo rivoluzionario apre una nuova era della biologia molecolare: presto potrebbe essere possibile per chiunque decifrare il proprio codice genetico. (s.s.)

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