Italia, ancora troppa paura

L’Italia è ultima in Europa nelle cure palliative a base di morfina e simili, soprattutto per i malati di cancro. A lanciare l’allarme sono gli specialisti riuniti oggi presso il Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano, Pordenone, per il Primo convegno mitteleuropeo sulle cure palliative. In Italia, fanalino di coda insieme alla Grecia, solo il nove per cento dei pazienti ricoverati negli ospedali non riferisce dolore, mentre il 91 per cento, con un picco tra gli under 14 e gli over 75, continua a patire senza trovare risposte. Nel 2002 le confezioni di oppiacei prescritte sono state tre milioni: 150 mila in più rispetto al 2001, ma 12 volte in meno che in Germania, 32 in meno che in Francia e addirittura 110 in meno che in Danimarca. “Una vera e propria “oppiofobia”, che condanna a un’ingiustificata sofferenza soprattutto i malati terminali di cancro”, denunciano gli oncologi intervenuti al convegno. “Nonostante la legge del 2001 abbia snellito la burocrazia per la prescrizione di morfina e derivati, restano convinzioni errate, ritardi culturali e paure irrazionali. Un pregiudizio diffuso soprattutto tra gli stessi medici, che perciò rimangono restii a prescrivere questo tipo di cure”. (r.m.)

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