Dopo quasi 38 anni, ha finalmente deciso di intraprendere il suo viaggio di ritorno verso la Terra. Nei giorni scorsi, infatti, la cometa di Halley, la più famosa della storia, ha raggiunto l’afelio, il punto più lontano dal Sole, a circa 5 miliardi di km di distanza. L’ultima volta che si è trovata nello stesso punto dell’orbita è stato nell’aprile del 1948, mentre il suo ultimo punto di massimo avvicinamento al Sole risale ormai al 1986. Secondo le previsioni, quindi, nel suo solito viaggio di 76 anni attorno alla nostra stella, tornerà nel 2061. Ecco cosa sappiamo sulla cometa e sui suoi viaggi.
A notare per la prima volta la cometa di Halley, ufficialmente 1P/Halley, è stato l’astronomo tedesco Edmond Halley, che per primo ne osservò la periodicità, predicendo con successo il ritorno della cometa che ora porta il suo nome nel 1758. La sigla 1P indica che quella di Halley è stata la prima cometa periodica scoperta. Le comete periodiche, ricordiamo, hanno un’orbita inferiore a 200 anni. Ad oggi ne conosciamo 472, ma man mano che le osservazioni del cielo si spingono sempre più in basso nella scala della magnitudo, stiamo scoprendo comete periodiche sempre più deboli. Alla cometa di Halley, inoltre, sono associati due sciami meteorici annuali: le Eta Aquaridi di maggio e le Orionidi di ottobre.
Una cometa straniera nel Sistema solare?
La cometa di Halley viaggia attorno al Sole in un’orbita ellittica appiattita che la avvicina al Sole e la porta poi ben oltre i limiti esterni del nostro Sistema solare. In particolare, sappiamo che dal 9 febbraio 1986, quando arrivò al perielio (il punto più vicino al Sole) iniziò il suo lungo viaggio di ritorno nello Spazio. E da quel momento fino ad oggi la cometa si è allontanata inesorabilmente dal Sole, oltre l’orbita di Nettuno. Nei giorni scorsi, però, ha finalmente raggiunto l’afelio, punto in cui la cometa ha cominciato ad avvicinarsi nuovamente al Sole, per la prima volta dopo quasi 38 anni.
Sappiamo che la cometa si muove più velocemente quando è al perielio e più lentamente all’afelio (legge di Keplero). Basta pensare che, come ricorda la Nasa, ha raggiunto in afelio una velocità orbitale di 0,91 km al secondo (3.272 km all’ora), mentre quando è stata l’ultima volta al perielio nel 1986, aveva raggiunto una velocità di 54,55 km al secondo (195.609 km all’ora). Va da sé, quindi, che anche questa volta la sua velocità tornerà ad aumentare, prima più lentamente, fino a raggiungere di nuovo il perielio il 28 luglio 2061.
Ma cosa possiamo aspettarci dalla prossima visita della cometa di Halley? Il momento dell’anno (2061) più favorevole per ammirare il suo passaggio verso il Sole, come riferisce Space.com, sarà in estate, quando la cometa sarà dalla nostra stessa parte del Sole e apparirà almeno 10 volte più luminosa. Sarà uno spettacolo serale: inizialmente, la sua visibilità sarà ostacolata dalla presenza della Luna piena il 1 agosto, ma entro la sera del 4 agosto, la cometa brillerà in tutto il suo splendore in un cielo completamente scuro. Sebbene possiamo fare delle previsioni abbastanza precise su ciò che farà la cometa di Halley nella sua prossima visita, ancora nessuno può prevedere come sarà il tempo nei nostri cieli notturni per quel periodo. Non ci resta, quindi, che aspettare.
via Wired.it
Credit immagine: supra/Pixabay
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