La cyber car che verrà

Si muovono senza conducente, consumano e inquinano poco, sono sicure. Le cybercar potrebbero rivoluzionare il sistema dei trasporti pubblici nelle città. E’ quanto auspica il progetto CityNetMobil finanziato dalla Commissione Europea che prevede l’utilizzo di veicoli automatici, guidati da un sistema di navigazione in grado di aggirare gli ostacoli, come integrazione del trasporto pubblico e come collegamento tra aree urbane cruciali: stazioni, ospedali, scuole.

I prototipi sono stati testati dai cittadini di Formello (paese a Nord di Roma) durante lo showcase organizzato alla fine di marzo in collaborazione con il Centro per i Trasporti e la Logistica (CTL) dell’Università “Sapienza”di Roma. Un possibile percorso che le cybercar potrebbero coprire, infatti, è quello tra il centro di Formello e la stazione di Cesano, spesso congestionato nelle ore di punta e complicato dalla difficoltà di parcheggiare in prossimità della stazione: un sistema di car sharing con veicoli ecologi andrebbe a sostituire il trasporto privato, snellendo il traffico e abolendo il problema del parcheggio.

Le cybercar non sono ancora omologate per circolare con altri tipi di veicoli. Le sperimentazioni al Rivium di Rotterdam e all’aereoporto Heathrow di Londra riguardano quindi solo aree riservate a questo tipo di trasporto. Dal prossimo ottobre entreranno in funzione anche nella nostra capitale, nel parcheggio della nuova Fiera di Roma, la cui vastità costringe molti visitatori a percorrere a piedi fino a un chilometro per raggiungere l’area espositiva.

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