Spezie, gemme e merci esotiche vecchie di duemila anni hanno rivelato l’esistenza di una rotta di collegamento tra l’Egitto e l’India. Lo ha scoperto una squadra di archeologi statunitensi che ha scavato per nove anni nell’antico porto di Berenike, sul Mar Rosso. “Oggi parliamo della globalizzazione come se fosse un concetto del tutto innovativo, ma vie commerciali come questa erano molto diffuse nell’antichità”, commenta il direttore dello scavo Willeke Wendrich dell’Università della California di Los Angeles. Finora gli scambi commerciali tra l’Egitto e l’India durante l’Impero Romano erano conosciuti dagli storici grazie allo studio di testi scritti: la scoperta rappresenta invece la prima prova materiale dell’esistenza della rotta. Secondo gli archeologi, i resti dimostrerebbero che l’intensità di scambi attraverso questa via sarebbe pari a quella della mitica Via della Seta, la strada che ha permesso di trasportare stoffe, spezie e vetro da Venezia al Giappone nel periodo compreso tra il I secolo a.C. e il XV secolo d.C. (m.s.)
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