Categorie: Spazio

La Luna di sangue dell’eclissi del 4 aprile

Dopo il Sole, ora è la volta della LunaSabato 4 aprile, infatti, il nostro satellite sarà protagonista di un’eclissi totale, la più breve del ventunesimo secolo. Da quando avrà inizio la totalità a quando questa si sarà conclusa passeranno neanche cinque minuti: inizio e fine, rispettivamente, alle nostre 13:57:54 e 14:02:37.

Conoscerne gli orari però per noi significherà solo sintonizzarsi online per ammirarne da lontano lo spettacolo: l’eclissi, infatti, sarà visibile nella sua totalità dall’America occidentale, l’Asia orientale, il Pacifico l’Australia e la Nuova Zelanda. Nelle Americhe lo spettacolo andrà in onda al tramonto lunare (la mattina del 4 aprile) e al sorgere della Luna (quindi la sera del 4 aprile) per Asia ed Australia. A bocca completamente asciutta invece noi (tutta L’Europa), insieme ad Africa, Groenlandia e Medio Oriente (qui una mappa della diversa visibilità nel mondo).

Ciò non toglie, come già detto, che non sia possibile ammirare lo spettacolo della Luna che diventa rossa (un live streaming sarà offerto sia dalla Slooh Community che dal Virtual Telescope e dal canale Ustream). Quando sabato la Terra, infatti, si frapporrà tra il Sole e il nostro satellite (che si muoverà nell’ombra proiettata dalla stella brillando di fronte al pianeta) la sua atmosfera impedirà di far scomparire il satellite, donando a questo invece un aspetto rossastro. Le frequenze dal verde al viola che compongono la luce solare vengono filtrate dalla nostra atmosfera, mentre lo stesso non accade a quelle rosse, che riescono a passare giungendo fino a tingere la superficie lunare, che per questo prende popolarmente il nome di Blood Moon (Luna di sangue).

Quella di sabato sarà la terza di una serie di quattro eclissi lunari (tetrade): la prima è stata quella del 15 aprile scorso, la seconda quella dell’8 ottobre e l’ultima avverrà il prossimo 28 settembre.

Via: Wired.it

Credits immagine: Alan Huett/Flickr CC

 

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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