La prima foto dei Macho

Si chiamano Macho, una sigla che sta per Massive Compact Halo Objects, e racchiudono uno dei più grandi misteri dell’astrofisica: la materia oscura. Per la prima volta nella storia il telescopio Hubble è riuscito a “vedere” uno di questi oggetti. La scoperta è stata annunciata sull’ultimo numero di Nature. I Macho sono oggetti celesti la cui massa si compatta fino a raggiungere una densità enorme. Non emettono né luce né altre radiazioni e per questo è difficile riprenderli. Hubble ce l’ha fatta grazie all’effetto denominato “lente gravitazionale”: quando un Macho si trova davanti a una stella, il suo campo gravitazionale è così forte da deviarne la luce emessa. L’immagine della stella appare più per questo luminosa e deformata, e l’effetto può durare da alcune ore a parecchi giorni. Gli scienziati del Macho Project, un team australiano e uno nordamericano che da dieci anni scrutano il cielo per riprendere questi oggetti, già nel 1993 avevano individuato una ventina di effetti di lenti gravitazionali nella direzione della Nube di Magellano. Così grazie all’alta precisione del telescopio Hubble sono riusciti a individuare un’intera popolazione di Macho intorno alla nostra galassia. Un’immagine in particolare mostrerebbe una nana bianca che dista circa 600 anni luce dalla Terra. (e.g.)

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