Dopo 4000 anni un dispositivo artificiale sostituirà le sanguisughe. Lo hanno costruito i ricercatori della University of Wisconsin-Madison (Stati Uniti) ed è il primo meccanismo di drenaggio del sangue alternativo al parassita. La sanguisuga veniva utilizzata non solo per la quantità di sangue prelevato durante il morso (circa 5 millilitri) ma anche per il rilascio di irudina, un anticoagulante che agiva per diverse ore dopo il distacco dell’animale. L’irudina venne scoperta nel 1884 dal medico gallese John B. Haycraft e solo allora le sanguisughe attrassero l’interesse del mondo scientifico. La medicina moderna le ha utilizzate contro la congestione venosa spesso provocata da interventi di chirurgia ricostruttiva. E, in particolare, contro i coaguli che ostacolano il deflusso del sangue e, in alcuni casi, portano anche alla necrosi dei tessuti. Presto però l’anticoagulante contenuto nel dispositivo artificiale contrasterà queste complicazioni senza ricorrere al parassita. “Evitando così il rischio di infezione per molti pazienti”, ha spiegato il ricercatore Michael Conforti, che ha partecipato alla ricerca. (a.ca.)