La ricetta per viaggiare nel tempo

Jim Al-Khalili
Buchi neri, wormholes e macchine del tempo
Dedalo, 2003
pp. 340, euro 14,50

La macchina del tempo è solo un argomento per la fantascienza o se ne può parlare anche nell’ambito delle rigorose leggi della fisica? A questa domanda vuole rispondere il divertente libro di Jim Al-Khalili, fisico teorico ma soprattutto divulgatore di grande esperienza. Il risultato è sorprendente, dal momento che l’autore arriva a fornirci una vera e propria ricetta con soli cinque ingredienti per costruire un tunnel “spazio-temporale” in grado di farci viaggiare nel tempo. E senza trasgredire a nessuna legge fisica nota. Ma attenzione: gli ingredienti potrebbero non esistere.

Nella prefazione, Al-Khalili dichiara che il libro è stato concepito per i lettori più giovani, rivolgendosi ai quali ha adottato uno stile molto semplice e ironico. In realtà, l’opera è godibile anche per chi ha qualche anno in più e riesce ad apprezzare divertenti riferimenti a film come “Terminator” e “Ritorno al Futuro”. La prima parte è dedicata alla spiegazione degli elementi fondamentali della fisica moderna: la relatività speciale e generale, la meccanica quantistica e le loro applicazioni in cosmologia. I libri di divulgazione scientifica che trattano questi argomenti non mancano di certo, ma questo si distingue forse proprio per il tono più scanzonato. Non ci si deve comunque far ingannare da questa apparenza: tutti gli aspetti più importanti delle teorie sono affrontati con completezza e l’autore è sicuramente molto capace a spiegare concetti complessi anche a chi altrimenti non avrebbe gli strumenti adatti a comprenderli.La seconda parte è senz’altro quella più interessante. Sfruttando tutte le conoscenze acquisite nelle pagine precedenti, Al-Khalili ci conduce gradualmente ad affrontare una delle domande più affascinanti di sempre: è possibile viaggiare nel tempo? Inizialmente, l’autore si sofferma sui noti paradossi che un viaggio indietro nel tempo potrebbe provocare. Primo fra tutti, il cosiddetto “paradosso del nonno”: se fossi in grado di andare a trovare mio nonno prima del suo incontro con mia nonna e riuscissi a ucciderlo, come potrei impedire la mia stessa nascita? Le soluzioni a questo paradosso non sono banali e possono arrivare a postulare la contemporanea presenza di infiniti universi paralleli, ognuno indipendente dall’altro. Ammesso che, naturalmente, il viaggio nel tempo si possa fare. Ma Al-Khalili ci mostra come le leggi della fisica permettano in realtà più modi per realizzare questo sogno. E il più promettente è proprio quello che sfrutta i “wormhole” del titolo, ovvero dei tunnel spazio-temporali la cui esistenza è possibile almeno a livello teorico. Il merito dell’autore è quello di rimanere sempre molto ironico e insieme critico nei confronti di quello che sta scrivendo. Dalle sue pagine emerge chiaramente il suo scetticismo nei confronti della possibilità di utilizzare concretamente questi metodi per viaggiare nel tempo. Ma considera meraviglioso che la fisica moderna non escluda a priori la costruzione di una vera e propria macchina del tempo. E ci ricorda che, pochi anni prima dell’impresa dei fratelli Wright, uno scienziato affermò con certezza assoluta che sarebbe stato impossibile costruire un apparecchio che permettesse agli uomini di volare.

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