La scienza delle reti

Alberto-Laszlo BarabásiLinked. The New Science of Networks Perseus Books, 2002pp.288, euro 24,00Tutto è rete. Da Internet al Dna, passando per i mercati finanziari, tutto può essere interpretato come nodi interconnessi. Secondo il fisico teorico Albert-Laszlo Barabási, c’è di più: tutte le reti che si incontrano in natura e nella società si assomigliano molto sul piano matematico. Senza entrare nei dettagli tecnici, ciò significa che vi si trovano tantissimi nodi con poche connessioni e pochi nodi con tantissime connessioni. Lo dimostrano decine di studi statistici nei contesti più vari: le interazioni tra le proteine in una cellula, Internet e il World Wide Web, le collaborazioni tra gli scienziati e tra gli attori di Hollywood, e pure i rapporti sessuali formano reti con proprietà statistiche straordinariamente simili, nonostante nulla abbiano in comune nella realtà. Inoltre, tali reti sono il risultato di un’auto-organizzazione di tanti comportamenti individuali privi di un’autorità centrale. Scienziati come Barabási, hanno scoperto alcune leggi semplici che ne governano il comportamento. In primo luogo, le reti “crescono” nel tempo. Inoltre, chi ha molte connessioni spesso è privilegiato nell’acquisirne di nuove. Ciò basta per spiegare le caratteristiche principali delle reti. Grazie a esse, si spera ora di trovare la soluzione a problemi concreti, come la diffusione dei virus informatici, delle malattie a trasmissione sessuale o le crisi finanziarie globali. Infatti, anche tali fenomeni sono legati alle stesse proprietà universali.Barabási è stato indiscusso pioniere di questo nuovo campo della fisica teorica. “Linked” è quasi una cronaca in tempo reale, poiché le prime ricerche risalgono a pochi anni fa. Tanto è stato l’interesse provocato, che in poco tempo si è creata una comunità scientifica internazionale, composta per lo più da giovani ricercatori (lo stesso Barabási ha meno di quarant’anni). In prospettiva epistemologica, inoltre, il libro mostra in diretta la formazione di un paradigma scientifico. “Prima”, esisteva solo una quantità di ricerche di sociologi, informatici, biologi, economisti slegate tra loro e destinate all’oblio delle biblioteche. “Dopo”, grazie a Barabási e ai suoi semplici modelli, tutte queste conoscenze sono state inquadrate in un unico e nuovo oggetto di ricerca. Il libro fornisce così un paio di occhiali al lettore, che chiuso il volume vedrà il mondo da un punto di vista diverso e più generale. Il principale talento scientifico di Barabási è stato proprio il suo eclettismo, che gli ha permesso di valorizzare in settori non suoi dettagli sfuggiti agli specialisti, fino a interessarsi con il rigore del teorico a materie “sporche” come la sociologia dei rapporti sessuali o alle tecniche di marketing del commercio on line. Si tratta di fisica teorica “pop”, che si applica all’universo quotidiano. Essa spiega la diffusione anomala del virus ILOVEYOU, la crisi delle borse asiatiche, o perché sia necessario curare le prostitute per fermare l’Aids. Arricchito da aneddoti e spigolature, il libro rende quindi un’immagine meno paludata della ricerca odierna. Ma non si tratta solo di abilità comunicativa. In realtà è in corso una transizione. La fisica teorica è a caccia della legittimazione sociale che la fisica nucleare e l’astrofisica non le danno più. La tradizionale separazione tra ricerca e applicazione, per cui trascorrevano decenni prima di tradurre la scienza in tecnologia, appartiene al passato. La scoperta ora conta solo se si traduce in brevetto. Accade così che un fisico teorico dell’Europa Orientale (Barabási è rumeno, ma vive nell’Indiana) possa scrivere un libro divulgativo su un campo di ricerca nato da meno di un decennio, per di più suggerendo possibili applicazioni tecnologiche delle sue speculazioni matematiche. Purtroppo, la fretta di trasformare una linea di ricerca in un fatto scientifico assodato spesso blocca il dibattito e impoverisce la ricerca stessa. Solo i prossimi anni ci diranno se lo studio delle reti complesse è davvero una nuova branca della fisica o se, come le crisi finanziarie che si propone di spiegare, sia solo una bolla destinata a svanire in breve tempo.

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