La sonda Cassini su Iperione, la luna di Saturno

A guardarla, la grande luna di Saturno Iperione ricorda una della tante spugne che si trovano nelle località di mare. Ieri, quel satellite naturale del gigante gassoso è stato accarezzato (a 34mila chilometri di distanza) per l’ultima volta dalla sonda Cassini (una missione frutto della collaborazione tra Nasa, Esa e Asi), che a breve (nel giro di 24-48 ore) ne restituirà un ritratto più aggiornato.

Il flyby della sonda è avvenuto nel (nostro) pomeriggio di ieri e non è possibile prevedere quale lato della Luna Cassini abbia immortalato. Infatti, data la rotazione caotica della luna di Saturnoè difficile identificare e indirizzare le osservazioni su una parte specifica del grande satellite (circa 270 chilometri di lunghezza).

Il flyby aiuterà gli astronomi ad acquisire ulteriori dati sulla strana luna di Saturno, che apparirebbe così spugnosa e porosa a causa di una bassissima densità, circa la metà di quella dell’acqua. Come spiegano dalla Nasa tutto questo fa sì che gli impatti sulla luna tendano a comprimerla piuttosto che scavarla.

Dopo Iperione per Cassini (che nel 2005 la sorvolò a soli 500 chilometri di distanza) sarà la volta di flyby sulle lune di Saturno Dione Encelado (tra la sessantina di satelliti naturali noti), per poi immergersi nei suoi anelli.

Via: Wired.it

Credits immagine: NASA/JPL-Caltech/SSI

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here