La storia di Venezia in digitale

Su Google Maps possiamo esplorare continenti lontani e zoomare fino a vedere i dettagli delle costruzioni. Immaginiamo ora di poter fare la stessa cosa viaggiando, contemporaneamente, nel tempo, e osservare come i territori apparivano nei secoli passati. Bene, il progetto Digital Humanities Venice punta proprio a questo, motivo per cui molti ricercatori stanno digitalizzando centinaia di migliaia di documenti degli archivi storici di Venezia, per conservarli e metterli a disposizione degli studiosi di tutto il mondo. Stanno creando, cioè, una vera e propria macchina del tempo virtuale.

Il progetto coinvolge l’Università Ca’ Foscari, l’École Polytechnique Fédérale di Losanna, l’Archivio di Stato di Venezia e la Fondation Lombard Odier. Informatici, archivisti e storici dell’arte sono attualemente al lavoro presso l’ateneo veneziano. Grazie a loro e alle tecnologie più avanzate (guarda il video), nei prossimi anni i testi e i documenti iconografici conservati all’Archivio di Stato e nella Biblioteca di Area Umanistica di Ca’ Foscari saranno trasformati in documenti multimediali, disponibili per i ricercatori di tutto il mondo.

Ma questo è solo il primo passo: nella fase successiva saranno sviluppate tecniche di analisi automatica dei testi (basate su algoritmi di data mining e machine learning) che permetteranno di utilizzare tutti i dati per studiare le relazioni fra persone, eventi e documenti: insomma, una sorta di Facebook. In questo modo, spiegano i ricercatori, sarà possibile ricostruire avvenimenti e processi culturali, artistici, economici e sociali.

Il progetto prevede anche la formazione di un database di immagini della Serenissima, ricavate da dipinti conservati a Venezia e nel resto del mondo. Grazie a queste antiche immagini e alle più moderne tecnologie sarà possibile “entrare” nei quadri e passeggiare per le calli e i campielli come erano nei due o tre secoli passati. Il Digital Humanities Venice potrà quindi aprire nuove opportunità anche nel campo dell’istruzione e del turismo.

Credit: Copyright: EPFL/Venice Time Machine

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