Categorie: Società

La strada di Gottmann

Luca Muscarà La strada di Gottmann Tra gli universalismi della storia e i particolarismi della geografia Nexta Books, 2005 pp. 247, euro 16,00E’ un delicato compito quello di dedicarsi alla storia del pensiero geografico e porsi come interprete di idee e problematiche. Questo impegno è stato assunto da Luca Muscarà con il recente saggio “La strada di Gottmann Tra gli universalismi della storia e i particolarismi della geografia”, edito nel marzo 2005 dalla Nexta Books.Il contributo si propone come la biografia intellettuale un geografo, molto noto ma poco letto, come Jean Gottmann. Infatti, l’emblematica personalità scientifica di Gottmann emerge chiaramente attraverso la descrizione dei molteplici interessi e della sua ampia produzione. La sua formazione, che è ripercorsa da Muscarà con minuziosa attenzione, è il risultato sinergico di studi approfonditi e di esperienze significative, con l’intento di attualizzare l’analisi geografica agli eventi storici e di proporre chiavi di lettura delle scelte politiche. Il saggista si è soffermato sugli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, perché nevralgici dal punto di vista storico-militare, dal momento che Gottmann è stato un geografo partecipe attivamente al contesto storico della seconda guerra mondiale. Una tale complessa formazione chiarisce le basi dell’ampio impegno scientifico di un geografo che ha cercato di essere incisivo non solo con i suoi contributi teorici, ma anche con i suoi incarichi istituzionali. Deve, tuttavia, in tale ottica, far riflettere la scelta emblematica di Gottmann di ritirarsi dalla partecipazione politica, quando comprende che l’Onu non poteva garantire e risolvere problemi internazionali, e di dedicarsi agli studi, una volta compresa la difficoltà di agire effettivamente in un quadro politico particolarmente complesso.Il saggio, quindi, propone la strada gottmaniana attraverso la contestualizzazione esistenziale. L’analisi metodica di documenti e fonti è, infatti, la modalità per affrontare con onestà intellettuale un tale santuario del pensiero geografico: consente di conoscere Gottmann mentre vengono ripercorse tappe pertinenti e fa comprendere la sinergia tra esperienze e pensiero scientifico, generandosi quest’ultimo né a caso, né avulso dalla realtà e dai codici culturali di riferimento.

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