Prima i social media come Facebook ora la tastiera del tuo computer. Comprendere lo stato d’animo di chi siede al di là di uno schermo sembra essere diventato ormai un gioco da ragazzi. Una ricerca dell’Islamic University of Technology in Bangladesh ha infatti elaborato un programma in grado di individuare le emozioni di chi scrive al computer semplicemente analizzando come l’utente digita i tasti sulla sua keyboard, dalla velocità, al ritmo, a quante volte utilizza la barra spaziatrice.
L’emozione, come ricordano gli stessi ricercatori, è una reazione agli eventi ritenuti rilevanti per i bisogni e gli obiettivi di un individuo. Lo stato d’animo è dovuto contemporaneamente sia a componenti affettive e comportamentali che a componenti fisiologiche e cognitive. Lo studio, pubblicato su Behaviour & Information Technology, ha tenuto in considerazione sette classi emozionali: la rabbia, il disgusto, il senso di colpa, la paura, la gioia, la tristezza e la vergogna.
Per costruire l’algoritmo, è stato quindi chiesto a dei volontari di scrivere per due volte al computer alcune frasi, come ad esempio piccoli estratti di Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Durante la prima stesura, i volontari hanno comunicato i loro stati d’animo ai ricercatori, che sono quindi stati usati per costruire un modello in grado di associare l’emozione provata in quell’istante con le dinamiche di battitura. Quando per la seconda volta i volontari hanno utilizzato la tastiera, il computer, sulla base del modello prima implementato, ha individuato i loro stati d’animo tra le sette classi sopra elencate.
“Abbiamo scelto la tastiera in quanto rappresenta il mezzo più economico e accessibile per interagire con i computer”, hanno dichiarato gli autori della studio. Combinando quindi il modo di scrivere con l’analisi del testo scritto, il gruppo di ricercatori bengalesi è riuscito a creare un nuovo programma informatico che, tramite tastiera, determina le emozioni degli utenti al computer con elevata precisione.
Come ricorda anche il Newscientist, già in passato erano stati sviluppati modelli simili, basati però separatamente sull’analisi del testo o sulle dinamiche di scrittura. Nessuno di questi aveva mai combinato i due. Il nuovo approccio ha mostrato una maggiore accuratezza; nell’80% dei casi, infatti, la previsione si è dimostrata esatta. Lo stato d’animo che ha ottenuto una precisione più elevata è stata la gioia, individuata nell’87% dei casi. Lo studio ha però portato a notevoli risultati per tutte e sette le categorie emozionali, come ricordano i ricercatori stessi, “e ha anche mostrato buone opportunità per ulteriori categorie sulle quali poter lavorare in futuro”.
Riferimenti: Behaviour & Information Technology Doi: 10.1080/0144929X.2014.907343
Credits immagine: Daniel Lee/Flickr
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