La tavola periodica è minimalista

A quasi 150 anni dalla sua prima ideazione, oggi la tavola periodica annovera un nuovo elemento chimico sintetico, chiamato (ancora temporaneamente) ununpentio, la cui esistenza è appena stata confermata. Ma le novità non finiscono qui, visto che qualcuno ha pensato di rinnovare il look della tavola periodica rappresentandola in un modo molto diverso rispetto a quello che conosciamo. La graphic designer inglese Alison Haigh ne ha infatti realizzato un’innovativa versione, facile da leggere e affascinante nella grafica, utilizzando solo puntini, senza numeri e lettere.

Si tratta di una rappresentazione piuttosto intuitiva, che mostra ogni elemento chimico illustrandone la struttura elettronica (in particolare il numero di elettroni presenti nell’elemento). In pratica, i puntini indicano gli elettroni: così l’idrogeno, che ha numero atomico (cioè numero di protoni) e numero di elettroni pari ad uno, è rappresentato da un solo puntino. Inoltre, la posizione dell’elemento rimane invariata rispetto alla sua posizione nella versione “classica” della tavola: ad esempio, l’idrogeno si trova nell’angolo in alto a sinistra della tavola, mentre l’elio si trova nell’angolo in alto a destra. Seguendo l’andamento della tavola, dunque, il numero di puntini, e dunque di elettroni, andrà aumentando se si procede da sinistra a destra lungo un periodo (che è una riga della tavola periodica). Ma non è tutto. Questi puntini infatti sono disposti in una particolare forma simmetrica, piuttosto attraente, che consente di cogliere visivamente, in maniera rapida, le differenze tra i diversi elementi.

La prima immagine realizzata dalla designer, che si può trovare qui, rappresenta il copernicio, un elemento superpesante di numero atomico pari a 112, che è stato scoperto soltanto nel 1996 in Germania. L’autrice, che disegnava questi diagrammi già all’epoca della scuola, è partita proprio da questo elemento: il copernicio, infatti, “era il più grande e mi ha dato la struttura per il resto”, racconta Haigh. “Invece di spaziare in maniera equivalente gli elettroni intorno a ciascuno strato, essi si basano su questa struttura ed aumentano in senso orario all’aumentare del loro numero”. Questa disposizione, dunque, aiuta a capire come gli elementi crescono nelle dimensioni. 

Credits immagine: Alison Haigh via PopScience 

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