L’acne delle fumatrici

Non più solo invecchiamento precoce della pelle, rughe e ispessimento cutaneo. Il fumo di sigaretta è responsabile anche di un’altra patologia dermatologica che affligge le donne. Si chiama “acne dei fumatori” e l’hanno identificata i ricercatori dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma in uno studio pubblicato su The British Journal of Dermatology.

L’acne interessa il 12-14 per cento delle donne adulte ed è caratterizzata da lesioni infiammatorie al mento e alla mandibola. In genere viene attribuita alla presenza di alterazioni ormonali, ma ora la ricerca guidata da Bruno Capitanio, responsabile dell’ambulatorio dell’acne, svela i suoi legami con il tabacco. Su un campione di mille donne di età compresa tra i 25 e i 50 anni, infatti, l’acne è stata rilevata nel 41 per cento delle fumatori contro il 10 per cento delle donne non fumatrici. Tra le prime, il 91 per cento presenta la forma non infiammatoria (Nia, Non-inflamatory acne), manifestata invece solo nel 10 per cento delle non fumatori. Lo studio ha rilevato, inoltre, che l’abitudine al fumo già in età adolescenziale quadruplica la possibilità di avere l’acne in età adulta.

Ma come si spiega questo effetto del tabacco sulla pelle? La nicotina è in grado di modificare la capacità di aggregazione delle cellule superficiali della cute e di alterare la composizione di antiossidanti del sebo. Si viene a creare così, tra le fumatrici adulte, una forma di acne non infiammatoria caratterizzata da lesioni ritenzionali, pori aperti e chiusi e microcisti ben localizzate sul volto. Il prossimo passo per i ricercatori sarà quello di effettuare ulteriori studi per accertare il ruolo del fumo e della nicotina sulle cellule della cute sia attraverso studi in vitro, sia ampliando la casistica clinica. (r.p.)

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