Categorie: Spazio

Ladee, la nuova missione Nasa per la Luna

Ladee, l’osservatorio della Nasa per lo studio dell’ atmosfera lunare, si trova ora incapsulato nel musodel razzo Minotaur V, presso la Wallops Flight Facility in Virginia, pronto a partire alla volta dello Spazio. Si apre infatti oggi, 6 settembre, la finestra di lancio del Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (Ladee appunto), la missione robotica cui è affidato il compito di annusare la debole atmosfera lunare, le condizioni in prossimità della sua superficie e le influenze dell’ambiente sulla sua polvere. 

Per farlo, Ladee verrà prima posizionato in un’orbita quasi circolare a 250 chilometri di altezza, per poi avvicinarsi alla Luna a un’altezza compresa tra i 20 e i 60 km, collezionare dati per un periodo di 100 giorni nella cosiddetta Science Phase, e quindi piombare sulla superficie lunare stessa. Complessivamente lamissione durerà circa 160 giorni.

Gli strumenti con i quali Ladee studierà il nostro satellite sono tre: l’Ultraviolet and Visible Light Spectrometer(Uvs), il Neutral Mass Spectrometer (Nms) e il Lunar Dust Experiment (Ldex). Questi si occuperanno rispettivamente di determinare la composizione dell’atmosfera lunare analizzando le caratteristiche luminosedei materiali presenti, analizzare le variazioni nel corso delle diverse orbite lunari (in relazione ai diversi ambienti spaziali in seguito al movimento della Luna), e infine l’esperimento Ldex analizzerà i campioni di particelle lunari raccolte nella tenue atmosfera del satellite. In questo modo a Ldex il compito di capire se possa essere la polvere lunare, caricata dai raggi ultravioletti del Sole, la ragione del bagliore visto prima dell’alba all’orizzonte dagli astronauti delle missioni Apollo.

Infine, con il Lunar Laser Communications Demonstration (Llcd) presente su Ladee, i ricercatori della Nasa metteranno alla prova le comunicazioni via laser, invece che via radio, tra la navicella e la Terra. 

 

Via: Wired.it

Credits immagine: Nasa

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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