Lamberto Maffei, viaggio nel mondo del cervello

Il cervello dell’uomo è composto da circa 100 miliardi di neuroni, ciascuno dei quali forma da 1.000 a 10.000 connessioni, per un totale di 600 milioni di connessioni per millimetro cubo di sostanza cerebrale. Ma conoscere il funzionamento di queste connessioni può forse aiutarci a capire cosa accade nel nostro cervello quando osserviamo qualcosa, proviamo un’emozione, o prendiamo una decisione? Lamberto Maffei, professore di Neurobiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, con “Il mondo del cervello” – edito nella collana “Idee del Novecento”, diretta dal filosofo Remo Bodei – introduce il lettore non esperto nelle lande ancora poco esplorate del cervello umano. E si prepara il campo facendo piazza pulita di qualsiasi retaggio ‘romantico’: ricordando al lettore che ogni nostro stato di pensiero, ogni comportamento, sono espressione di funzioni cerebrali, cioè di variazioni in qualche circuito nervoso. In questo modo Maffei fa tornare il “cuore” (e cioè i sentimenti, le emozioni) nella scatola cranica. Con un polemico appunto: “Nel linguaggio scientifico – scrive l’autore – la parola “psico” premessa ad altre parole è una dichiarazione di ignoranza: significa “non so” o, più precisamente, “non so ancora””.

La scienza del cervello

Il discorso tecnico è diluito con racconti, esempi storici, citazioni, esperimenti che cercano di mettere a proprio agio il lettore in un settore ancora molto complesso, e che imprimono un andamento episodico alla trattazione, rendendo i singoli capitoli parzialmente autonomi. Notevole attenzione è poi dedicata al dibattito – che da sempre accompagna la neurobiologia – tra i sostenitori dell’innatismo e coloro per cui le proprietà del cervello sarebbero invece acquisite. Senza addentrarsi in diatribe scolastiche, Maffei prova ad affrontare il tema con l’occhio dell’antropologia, soffermandosi sugli esperimenti di percezione visiva condotti in popolazioni diverse (come gli studi condotti su soggetti che non avevano mai visto riproduzioni grafiche di oggetti o i test sulla percezione della profondità in culture non occidentali). Temi, questi, che l’autore aveva già affrontato in precedenza, nel suo libro “Arte e cervello” (Zanichelli 1995).

Pensare con le immagini

Lo stile del libro non è specialistico, e movimentato da ironiche incursioni nell’attualità. Una per tutte, il passo in cui si cita come esemplificazione del condizionamento pavloviano – che presenta ripetutamente due stimoli appaiati finché vengono confusi operativamente – l’aver chiamato un partito “Forza Italia”, confondendo così uno stimolo emotivo (la squadra del cuore) con la politica e il voto conseguente.

Unico appunto: forse una mappa dettagliata del cervello avrebbe aiutato il lettore profano a destreggiarsi meglio tra emisferi, lobi ed aree. In fondo, lo stesso autore, citando Rudolph Arnheim, sottolinea il valore cognitivo del ‘visual thinking’, quella proprietà del cervello visivo che trasforma ed elabora i concetti attraverso le immagini.

Il libro

Lamberto Maffei
Il mondo del cervello
Laterza 1998
pp.144 lire 15.000

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