Categorie: Vita

L’antiodori nel cervello

Il cervello delle femmine di topo mette in atto un meccanismo davvero particolare per proteggere i nascituri. L’ovulo appena fecondato, infatti, potrebbe non riuscire a impiantarsi nell’utero per l’azione degli odori maschili che riducono la produzione di prolattina, ormone necessario al proseguimento della gestazione. Per difendersi dall’interruzione della gravidanza, il cervello delle future madri produce allora dopamina in grande quantità, che determinerebbe la riduzione della percezione degli odori. La scoperta è stata fatta nei laboratori dell’European Molecular Biology Laboratory di Monterotondo (Embl), in Italia. Lo studio, guidato da Che Serguera e Liliana Minichiello, è stato pubblicato sull’ultimo numero di Nature Neuroscience.

Odori come quelli dei ferormoni influenzano molti aspetti del comportamento animale (e quindi dell’essere umano). Nel topo femmina in gravidanza, l’odore dell’urina di un esemplare maschio estraneo determina il ritorno del ciclo ovulatorio con conseguente perdita dell’ovulo fecondato. Questo fenomeno, spesso chiamato effetto Bruce, scompare solo quando l’ovulo è già impiantato. “Al terzo giorno di gravidanza avviene un cambiamento a livello chimico nel cervello dei topi gravidi, che   sembra essere un punto di non ritorno per la gestazione”, ha dichiarato Liliana Minichiello. Secondo i risultati della ricerca infatti, al quarto giorno di gravidanza si verifica un aumento dei livelli di dopamina nel bulbo olfattivo cerebrale che fa perdere alla madre la percezione degli odori maschili. Questo fenomeno si scatenerebbe in realtà subito dopo l’accoppiamento, ma andrebbe intensificandosi con il passare dei giorni.

Lo studio dimostra anche che il bulbo olfattivo è una parte del cervello coinvolta nella regolazione del comportamento sociale e sessuale. Già studi precedenti, infatti, avevano provato che il bulbo è in stretta connessione con l’amigdala e l’ippocampo, due aree cerebrali deputate alla regolazione di stimoli emozionali. “Anche se nell’essere umano la gravidanza non è influenzata da odori maschili, questo studio può aiutare a spiegare come mai durante la gestazione le donne subiscono dei cambiamenti nella percezione degli odori”, ha concluso Che Serguera. (s.m.)

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