Categorie: Società

L’area cerebrale che ci aiuta a leggere

Il nostro cervello è in grado di riconoscere le parole scorrendo la forma delle lettere che le compongono. E per svolgere quest’azione utilizza un’area della corteccia cerebrale, che ci consente di leggere un testo in fretta, e non lettera per lettera. La scoperta, che conferma quanto già si sospettava da tempo, è stata annunciata sulla rivista Neuron ed è avvenuta grazie all’équipe di neurologi di Laurent Cohen of the Hôpital de la Salpêtriere a Parigi che ha studiato un paziente epilettico sottoposto alla rimozione di questa circoscritta zona corticale chiamata “area di visione della forma delle parole”. In passato l’analisi dell’attività cerebrale durante la lettura aveva fatto pensare che esistesse un’area responsabile della capacità di riconoscere le parole dalla forma dei caratteri. Ma serviva una prova ulteriore, dal momento che il linguaggio si è evoluto non più di 6.000 anni fa e il lasso di tempo pareva troppo breve perché il cervello si fosse adattato con una struttura cerebrale deputata alla lettura. La prova del nove è stata fornita dal paziente epilettico: questi, dopo la rimozione della zona corticale, ha difficoltà a leggere normalmente, e ci riesce solo seguendo lettera dopo lettera. L’area asportata dal cervello dell’uomo era così circoscritta e coincideva esattamente con quella sospettata “area di visione della forma delle parole”, che i neurologi pensano che il paziente sia la prova vivente dell’esistenza di detta area. Tuttavia, qualche scienziato resta scettico sulla possibilità che esista una zona del tessuto nervoso dedicata a una capacità cognitiva acquisita così di recente nella storia evolutiva umana. (a.c.)

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